Online su Google Arts & Culture una selezione dell’archivio del RIBA

Da oggi è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio con il Royal Institute of British Architects (Riba) grazie alla partnership con Google Arts & Culture, la piattaforma online che utilizza la tecnologia per condividere con un pubblico globale le collezioni di oltre 2000 istituzioni culturali di tutto il mondo.

 

Etienne Louise Boullèe, Chiesa metropolitana, 1782, ©Riba Collections.

 

Il Riba, fondato nel 1834 per “il progresso generale dell’architettura e per promuovere e facilitare l’acquisizione della conoscenza delle varie arti e scienze ad essa collegate”, trova quindi oggi un nuovo modo di far conoscere la propria collezione architettonica, una delle più grandi, antiche e significative del mondo.
La selezione disponibile gratuitamente su Google Arts & Culture ne dà una panoramica, dal Rinascimento ai giorni nostri. Include alcuni oggetti mai esposti prima che mostrano reperti insoliti dell’archivio, come fotografie private di architetti, ritratti, disegni originali, materiale d’archivio.

 

La costruzione dell’ala nord del Louvre, Édouard-Denis Baldus, ©Riba Collections.

 

L’esposizione digitale raccoglie disegni originali di Ernö Goldfinger, di Charles Barry per il Big Ben, Étienne-Louis Boullée e Toyo Ito. I progetti in primo piano includono lavori di Walter Gropius, Pier Luigi Nervi, Kenzo Tange, Jane Drew & Maxwell Fry, Zaha Hadid e Diller Scofidio & Renfro. Le prime fotografie di New York e Venezia (Carlo Ponti, Carlo Naya e Fratelli Alinari) a partire dalla metà del Diciannovesimo secolo.

 

Gli architetti Le Corbusier e Jane Drew fotografati nel 1946, ©Riba Collections.

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