Visioni del Sacro, Mario Botta e Letizia Battaglia in dialogo

Sabato 9 ottobre a Parma la fotografa Letizia Battaglia e l’architetto Mario Botta dialogheranno sul ruolo del lutto e del sacro nella loro esperienza artistica.

L’incontro si svolgerà alle ore 11 nell’auditorium del Palazzo del Governatore (accesso gratuito su prenotazione e con green pass e mascherina) e sarà trasmesso anche in live streaming sul canale youtube dell’Ordine degli Architetti di Parma.

Letizia Battaglia, photo by Shobba

Palermitana di nascita, Letizia Battaglia inizia a fotografare a Milano nei primi anni Settanta. Nel 1974 è chiamata dirigere il team fotografico del quotidiano L’Ora di Palermo dove scatta fotografie dei delitti di mafia che contribuiscono a diffondere una cultura della consapevolezza. Le sue immagini, sempre in bianco e nero, raccontano le miserie e le difficoltà della vita nelle strade di Palermo. Celebri i suoi scatti di bambini, corpi di donne, feste e lutti a rappresentazione delle grandi contraddizioni della storia di questa città, ma anche dell’urgenza di abbattere pregiudizi e costrizioni sociali.

«È stato difficile non farmi coinvolgere nello strazio di una madre che si dispera davanti al corpo del figlio ammazzato e far capire senza parole a lei, ai familiari delle vittime in generale, che il mio obiettivo non era di sopraffarli, ma di condividere la loro pena rispettandoli. E che esiste il dovere di fotografare per documentare, viene prima di tutto, ma non deve essere mai accompagnato dal cinismo» dice Letizia Battaglia.

Mario Botta, San Carlino, lago di Lugano, 1999. Photo by Pino Musi

La trasformazione di una condizione di natura in una condizione di cultura segna anche il gesto architettonico di Mario Botta. La comprensione del valore del sacro per il nostro vivere quotidiano emerge in qualità di carattere primigenio nelle sue opere.

Mario Botta nasce a Mendrisio e studia architettura a Venezia dove determinanti sono gli incontri con Carlo Scarpa, Le Corbusier e Louis I. Kahn. Con l’apertura del suo studio a Lugano nel 1970, avvia un percorso che spazia dalla didattica a livello internazionale alla realizzazione di opere di diverse tipologie edilizie, tra cui anche numerosi edifici di culto, che nella sua costante ricerca compositiva rappresentano un fondamentale momento di riflessione su quei concetti di gravità, materia, limite e luce, elevati a caratteri invariabili del fare architettura.

Nei luoghi del sacro Mario Botta trova il terreno ideale per comprendere e verificare i principi basilari della progettazione degli spazi di vita. «L’architettura del sacro – afferma Botta – dà forma al silenzio, al “non detto”, invita alla meditazione, è luogo carico di significati simbolici e metaforici capaci di evocare qualcosa che sta oltre il “finito”».

Visioni del Sacro, a cura di Francesco Di Gregorio ed Eleonora Caggiati, rientra nell’ambito della XV edizione del festival Il Rumore del Lutto ed è organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Parma in collaborazione con AMA – Accademia Mendrisio Alumni.

La partecipazione all’incontro, in presenza o da remoto, darà diritto a 2 CFP per l’ottenimento dei quali è obbligatoria la registrazione su Im@teria entro il 08/10 e il successivo invio del codice di verifica indicato in sovrimpressione nel corso dell’evento all’indirizzo formazione@archiparma.it

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