Nei giorni scorsi il presidente del comitato promotore di Expo Roma 2030, Giampiero Massolo, in rappresentanza del Governo, il sottosegretario del ministero degli esteri Manlio Di Stefano e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri hanno presentato il dossier di candidatura – un documento di 618 pagine – al segretario generale del Bureau International des Expositions (Bie) Dimitri Kerkentzes.
Altre tre città – Busan, Odessa e Riyadh – concorrono per ospitare l’Expo nel 2030: la scelta finale è attesa per novembre 2023.
I confini di Expo Roma 2030 si allargheranno al centro storico con il padiglione Teaser ai Fori Imperiali, dal quale partirà un percorso verde che attraverso il Parco dell’Appia Antica raggiungerà il sito espositivo di Tor Vergata, dove le due grandi arene del padiglione All together/Alt together, presso le Vele di Calatrava, accoglieranno i visitatori, mentre il padiglione Roomscape – 100 stanze per 10.000 anni di storia racconterà la storia dell’umanità e dell’interazione fra persone e territori attraverso una sequenza di stanze, nei pressi dei ritrovamenti.
Sul sito di Tor Vergata i lotti destinati ai padiglioni nazionali e a quelli delle Ong sono stati progettati in modo da garantire ai partecipanti la massima libertà di disegno. La strategia alla base della costruzione dei padiglioni è basata sul principio di circolarità, per garantire la sostenibilità generale dell’evento, progettando l’Expo e il Post-Expo contemporaneamente, con la possibilità di lasciare il proprio contributo anche per gli anni futuri.
Tra i progetti più significativi presenti nel dossier la strategia energetica che sarà introdotta per Expo e il suo post, con il grande Parco Solare Expo esteso su una superficie fotovoltaica di circa 150.000 metri quadrati e una capacità produttiva di circa 36 MWp.
Il progetto dettagliato di Expo Roma 2030 è stato redatto da un team composto tra gli altri da Ian Philion, Richard Burdett, Carlo Ratti, Italo Rota, Michele Costabile, Christian Iaione e Alessandro Mancini, che hanno collaborato con le Università romane e le Istituzioni locali e nazionali, sotto la guida di Matteo Gatto, già chief architect e direttore della visitor experience di Expo Milano 2015.