In ucraino ‘Strikha’ è il tetto, il riparo di una popolazione minacciata ogni giorno, da più di un anno, dall’esercito di invasione russo. Un reportage video condotto in tutto il Paese, ad eccezione delle terre occupate dai russi, ha prodotto ora l’eponimo film in cinque episodi, disponibili sul canale Youtube di Ukraïner, piattaforma multimediale promotrice del progetto insieme alla casa di produzione cinematografica Craft Story.
Intento della spedizione quello di documentare l’architettura minore, ma fortemente legata alla cultura ucraina, nascosta nei villaggi isolati, lontano dalle principali vie di comunicazione, e di avviare un dibattito sul ‘codice architettonico’ della tradizione ucraina e sulle possibilità della sua conservazione.
Partito nel novembre 2022, il team è andato alla ricerca di esempi di architettura vernacolare come le “mazanaka” e le “grajda”, le chiese in legno dei Cosacchi, i mulini a vento di quella che era conosciuta come il granaio d’Europa.
Una casa rurale in Carpazia, la tradizione dei merletti in legno di Sivershchyna, il modernismo ucraino di Poltavshchyna, le capanne della Bessarabia, di Slobozhanshchyna, Podniprovia e Zaporizhzhia, tutti questi esempi di costruzioni tradizionali sono ora visibili, sottotitolati in inglese, sul canale youtube di Ukraïner.
Gli intervistati sono I proprietari di queste abitazioni, attivisti coinvolti nella conservazione di questo patrimonio popolare e esperti, come gli architetti Oleg Drozdov, Slava Balbek, Yulian Chaplinskyi, scienziati e storici dell’arte.
Alla luce dell’invasione russa e della guerra in corso e nella prospettiva di una ricostruzione che dovrebbe farsi carico anche della conservazione della cultura architettonica del Paese, la documentazione e le testimonianze di Strikha sono ancora più preziose.