Architetti per l’Ucraina, il masterplan della Norman Foster Foundation per Kharkiv

Cinque progetti pilota definiti in coordinamento con l’Amministrazione e la cittadinanza e 14 linee-guida condivise con il gruppo di architetti di Kharkiv, un gruppo formato da una decina di architetti, urbanisti e storici della città ucraina. È questo ad oggi l’esito del lavoro pro bono avviato lo scorso aprile dalla Norman Foster Foundation insieme all’ufficio di Berlino di Arup, nel quadro avviato dall’Unece (la Commissione Economica dell’Onu per l’Europa) e che sarà reso pubblico nelle prossime settimane.

L’approccio scelto servirà da base per la ricostruzione di Kharkiv e sarà di aiuto per i progettisti e l’industria delle costruzioni locali.

Il progetto pilota sul patrimonio storico mira a creare un nuovo paesaggio architettonico per il centro urbano, promuovendo un approccio rispettoso delle costruzioni storiche e umanizzando lo spazio pubblico.
Un progetto legato al fiume trasformerà il waterfront di 6 chilometri tra Kharkiv e Nemyshlya in un collegamento ecologico, pedonale e ciclabile come base di un network di mobilità dolce che riguarderà l’intera città.
Il progetto relativo all’industria prevede la trasformazione dell’impianto a carbone colpito dai bombardamenti russi in un centro di energia pulita e agro-alimentare capace di promuovere la modernizzazione industriale dell’area intorno a Kharkiv.
Per quanto riguarda le abitazioni, il piano prevede la riqualificazione degli edifici per appartamenti costruiti in era sovietica con la tecnica della prefabbricazione pesante rendendoli moderni e energeticamente efficienti.
Infine, il progetto pilota del nuovo Quartiere delle Scienze darà spazio a industrie ad elevato contenuto tecnologico, di ricerca e start-up capaci di rivitalizzare la base industriale della città.

Lord Norman Foster con il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov.

Il progetto urbanistico complessivo abbraccia il ridisegno di viali, strade, parchi e paesaggio con linee guida sulla disposizione e le altezze degli edifici e uno zoning legato ai progetti pilota, per fare della ricostruzione di Kharkiv uno strumento di richiamo di talenti internazionali e collocare la città in una posizione d’avanguardia per innovazione, tecnologia e urbanistica.

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