Il resort Laqua Countryside – sei camere e il ristorante – sulle colline della penisola sorrentina, all’interno di un edificio che in origine era una casa padronale, è stato progettato da lamatilde.
Lo studio torinese si è occupato del concept, della ristrutturazione architettonica, realizzata in partnership con l’architetto Valentina Autiero, degli interni, dello styling e del disegno del giardino, in collaborazione con l’architetto Stefano Olivari.
L’approccio progettuale si basa sulla riscoperta della memoria e della tradizione, nei materiali e nelle lavorazioni.
I rivestimenti rappresentano l’elemento architettonico che meglio racconta il legame con il territorio e con la tradizione. Tutta la pavimentazione è realizzata in cocciopesto, tecnica di rivestimento con cocci di ceramica utilizzata in Campania fin dall’epoca romana.
Le superfici interne sono impreziosite da inserti in marmo Calacatta Oro e Rosso Montecitorio.
Parte delle originali ceramiche di Vietri dell’edificio, inoltre, sono state restaurate e redistribuite negli spazi della struttura.
Gli ambienti comuni e la zona ristorante sono caratterizzati da pannelli realizzati in ottone brunito, poi spazzolato sul lato inferiore per ottenere sfumature ondulate che esaltano la percezione di un unico oggetto continuo. Nelle camere gli arredi su misura mixano ferro verniciato nero opaco a pelle e legno di rovere spazzolato.
La netta predominanza del color corda e di toni neutri viene interrotta dall’utilizzo di campiture cromatiche più decise, utilizzate per accompagnare la narrazione del personaggio di ciascuna stanza.
Anche all’esterno il progetto è stato guidato dall’utilizzo di materiali di recupero e da un forte legame con il territorio. I muri che sostengono le quattro terrazze del giardino sono costruiti con pietre calcaree raccolte dalla pulizia del terreno, secondo le antiche usanze contadine in uso da secoli in questa zona della Campania.
lamatilde
Lo studio di progettazione di Torino specializzato nella realizzazione di progetti di interior, in particolare per il mondo dell’hospitality, è nato nel 2017 dalla collaborazione di Michele Cafarelli, Luca Macrì, Sandro Rizzo, Marco Ruffino e Silvio Tidu.
Il concept che identifica tutti i lavori firmati da lamatilde immagina lo spazio come strumento narrativo. Il linguaggio visivo e quello architettonico vengono pensati come un unico mezzo, progettati in modo da far vivere ai soggetti un’esperienza all’interno non solo di un luogo ma di un racconto. Ogni progetto, attraverso un’analisi degli stili di vita di oggi e di domani e della cultura del luogo, unisce architettura, prodotto, grafica e comunicazione.