Kengo Kuma e Buro Happold per il Centro de Arte Moderna Gulbenkian di Lisbona

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La riqualificazione e ampliamento del Centro de Arte Moderna della Fondazione Gulbenkian, inaugurato il 21 settembre a Lisbona, in un parco di 8 ettari, è il primo progetto di Kengo Kuma in Portogallo.
Aperto inizialmente nel 1983 su progetto dell’architetto inglese Sir Leslie Martin, il Centro ospita una delle più importanti collezioni di arte contemporanea del Portogallo.

 

Ph. ©Fernando Guerra

 

Caratterizzato da due coperture esterne, la prima delle quali è lunga circa 100 metri e profonda 15, ispirate alle spioventi engawa delle abitazioni giapponesi, l’intervento di Kengo Kuma dà vita in primo luogo a un ambiente esterno protetto dove si possono svolgere incontri e conferenze.

 

Vista dal parco (ph. ©Fernando Guerra).

 

Le coperture curve, rivestite con pannelli di ceramiche portoghesi, sono sostenute da due file di colonne a V ed è stata ingegnerizzata da Buro Happold.

 

Ph. ©Fernando Guerra

 

Come spiega Kengo Kuma, «abbiamo immaginato una fusion armonica tra architettura e natura che invita a visitatori a rallentare per appropriarsi di questo nuovo spazio, posto in continuità con i giardini della fondazione. L’idea di morbidezza e di transizione tra gli elementi naturali e le parti costruite prosegue negli spazi espositivi interni, che abbiamo creato per sottrazione, replicando il collegamento dell’edificio con il giardino e la luce».

 

Attualmente lo spazio interno ospita l’installazione The constant inequality of Leonor’s days di Leonor Antunes, artista portoghese basata a Berlino, in dialogo con opere di 30 artiste femminili, e la mostra Tide Lines (ph. ©Joanna Correia).

Crediti

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