A Politecnica la direzione dei lavori del ponte sul fiume Demerara in Guyana

È il team della società italiana Politecnica a dirigere i lavori della più grande opera infrastrutturale della Guyana, il New Demerara Bridge che riunirà le due sponde dell’omonimo fiume che attraversa e divide in due Georgetown, la capitale della Guyana.

La nuova opera, il cui completamente è previsto per il 2025, sostituirà l’obsoleto ponte galleggiante, risalente agli anni Settanta, ormai fortemente deteriorato.

Lungo quasi tre chilometri (2.798 metri) il New Demerara Bridge sarà una struttura fissa a quattro corsie, con una larghezza della carreggiata di circa 23,6 metri (due corsie e una pista ciclabile per ogni senso di marcia).
Il ponte è caratterizzato da una sezione centrale di 570 metri divisa in tre campate: la centrale, strallata, sarà lunga 300 metri a 50 metri di quota sopra il livello del fiume, per consentire la navigazione di navi cargo di notevoli dimensioni.

La vita utile del ponte è stimata in 100 anni e il progetto soddisfa, tra gli altri, anche gli standard LRFD-AASHTO.

Il progetto, considerato strategico dal governo della Guyana che lo ha finanziato con uno stanziamento di 260 milioni di dollari, contribuirà a migliorare la mobilità tra le regioni chiave del Paese, Demerara-Mahaica e Essequibo Islands-West Demerara, con l’obiettivo di sostenere il futuro sviluppo economico e garantire una connessione affidabile e sicura.

Il ponte migliorerà anche la mobilità dei residenti, consolidando Georgetown come hub fondamentale nella rete di trasporti della Guyana.

Il contratto di progettazione esecutiva e costruzione (design & build) è stato affidato nel 2022 a China Railway Construction (Crccl).

Il team di Politecnica è costituito da professionisti locali e internazionali. Una squadra multidisciplinare, che lavora a stretto contatto con il Ministero dei Lavori Pubblici per fornire assistenza tecnica in ogni fase.

«Il nuovo ponte avrà un impatto profondo sul Paese – spiega Enea Sermasi, responsabile dello sviluppo commerciale internazionale per Politecnicasiamo orgogliosi di portare l’impegno e l’ingegno italiano per la realizzazione di un’opera così decisiva per il futuro del Paese e dei suoi cittadini. Da oltre dieci anni Politecnica collabora con i governi dei Paesi in via di sviluppo e con i donors internazionali per portare le proprie competenze integrate nel mondo. Fieri di rappresentare ai livelli più alti quell’ingegneria civile e capacità progettuale italiana riconosciuta nel mondo. Sono infatti oltre dieci i progetti che stiamo realizzando fuori dall’Italia con l’incarico di direzione lavori o di progettazione».

Politecnica

Politecnica “Building for Humans” è una delle maggiori società italiane di progettazione integrata – architettura, ingegneria e urbanistica.
Indipendente, fa capo a 47 soci e segue lavori in oltre 60 Paesi con un fatturato che nel 2023 è stato di circa 29 milioni di euro.
Con oltre 300 professionisti tra progettisti, pianificatori, ingegneri, consulenti e tecnici specializzati Politecnica integra competenze diverse – dall’impiantistica all’urbanistica, dal progetto strutturale a quello architettonico – grazie al lavoro in team e alla complementarità di professionalità. Quattro le sedi in Italia a Modena, Milano, Firenze, Roma e presenza internazionale in dieci Paesi di tre continenti.
Politecnica sviluppa progetti in campo pubblico e privato, nella scuola e nella sanità, nell’industria, nei servizi, nelle infrastrutture e – con la divisione internazionale – ha realizzato opere civili e infrastrutturali in numerosi Paesi emergenti e in via di sviluppo nell’ambito di progetti finanziati da donors internazionali.

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