Co-promossa da IoArch e dagli specialisti dell’igiene professionale fuori casa di Tork, brand della multinazionale svedese Essity, si è svolta ieri al Maxxi la presentazione dei progetti sviluppati da sette studi di architettura invitati da Luigi Prestinenza Puglisi a immaginare servizi igienici pubblici belli, efficienti, sostenibili e inclusivi per sei città tra le più turistiche d’Italia, da Roma a Venezia a Palermo.
Disporre di bagni pubblici dignitosi è un’esigenza universale e una questione di civiltà, tanto più sentita in un Paese come l’Italia, che è una delle prime mete turistiche mondiali e la cui popolazione ha un’età media elevata. Ciononostante, l’Italia non dispone di adeguati servizi igienici: dall’indagine Tork Insight Survey condotta nel 2024 emerge che il 62 per cento degli italiani pensa che l’uso dei bagni pubblici sia poco igienico e il 48 per cento si sente in ansia all’idea di doverli utilizzare.
«Con Essity siamo da sempre impegnati ad abbattere le barriere che impediscono il benessere delle persone e per garantire un’igiene più sostenibile per tutti, nel rispetto dell’ambiente e delle persone – ha affermato Riccardo Trionfera, Professional Hygiene Director di Essity Italia. Il nostro impegno comprende anche il sostegno a iniziative che mirino ad alimentare un dibattito pubblico su argomenti di interesse sociale come questo».
Su questi presupposti e su ispirazione del film di Wim Wenders ‘Perfect Days’, ha preso vita il progetto Perfect Toilets. Gli architetti Sergio Bianchi (Studio Bianchi Architettura), Andrea D’Antrassi (MAD), Alfonso Femia (Atelier(s) Alfonso Femia AF517), Serena Vassallo (Cecchetto & Associati), Fabrizio Rossi Prodi (RossiProdi Associati), Francesco Buonfantino (Gnosis Progetti) e Claudio Lucchesi (Ufo-Urban Future Organization), con lo storico e critico di architettura Luigi Prestinenza Puglisi che ha curato il progetto, hanno sviluppato ciascuno un concept di bagno pubblico per lo spazio pubblico di una città italiana.
Tutti i progetti sono illustrati sul sito Perfect Toilets.
La presentazione dei progetti è stata l’occasione per promuovere un dibattito nazionale con esperti di igiene, politici e amministratori locali sulle concrete possibilità per la costruzione e la manutenzione di bagni pubblici accessibili per tutti (disabili, anziani, donne, famiglie con bambini, etc.), igienici e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale. Un lavoro che può essere fatto in sinergia tra pubblico e privato, con una collaborazione fattiva e continuativa tra amministrazioni locali e aziende del settore.
Tema affrontato nel corso di una tavola rotonda coordinata da Maria Spina, architetto e membro del Gruppo di Lavoro Roma Public Toilets. «Il tema dei bagni pubblici – ha commentato Spina – appare come un crocevia di tematiche sociali, politiche, antropologiche e tecniche che sottendono un enorme e inesplorato spazio di progettazione a tutte le scale, dall’architettura all’urbanistica. Ed è un tema che ci riguarda tutti, indipendentemente dall’età, dalla cultura e dalla condizione sociale. È dunque nostra responsabilità avanzare proposte concrete alle amministrazioni pubbliche affinché si possa instaurare un dialogo aperto per individuare soluzioni che, grazie anche alla collaborazione tra pubblico e privato, possano disegnare un futuro migliore per questa istanza sociale».
Tra gli ospiti presenti al convegno Guendalina Salimei, architetto e curatrice del Padiglione Italia presso la 19. Biennale di Venezia, che ha partecipato in passato a un bando per l’assegnazione della costruzione di servizi igienici pubblici per il Comune di Roma.