Al confine tra il Chianti Classico e le Crete Senesi, Fèlsina è una delle realtà agricole più importanti e rappresentative di Castelnuovo Berardenga, a pochi chilometri da Siena. La sua storia si intreccia con quella di un territorio da sempre attraversato e vissuto: un crocevia naturale di uomini, merci e idee, già nel Medioevo punto di passaggio per i pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena.
Oggi Fèlsina è un’azienda agricola di 500 ettari, di cui 72 coltivati a vigneto, che ha saputo mantenere intatto il legame con la terra e il paesaggio, puntando sulla qualità e sull’identità territoriale. Fondata nella sua forma attuale nel 1966 da Domenico Poggiali, imprenditore ravennate, è ancora oggi a conduzione familiare. Tre generazioni si sono succedute con uno stesso obiettivo: valorizzare il potenziale di un’area di confine, caratterizzata da terreni diversi e una luminosità unica.
Sangiovese come scelta di campo
Fèlsina ha scommesso fin da subito sul Sangiovese in purezza, ben prima che diventasse una scelta diffusa nel Chianti Classico. I suoi vini – come Fontalloro, Rancia e il Chianti Classico Berardenga – sono espressioni coerenti e riconoscibili di questo vitigno, declinato in base alle caratteristiche pedologiche e microclimatiche dei singoli poderi.

La scelta di lavorare con selezioni massali, microvinificazioni e parcelle distinte si è consolidata nel tempo. Il risultato è una gamma di vini che riesce a raccontare la varietà di suoli – dal galestro all’alberese fino alle argille ricche di minerali delle Crete Senesi – e la forte personalità di un Sangiovese che qui assume tratti eleganti, longevi e profondamente legati al territorio.
Materia Prima: un progetto di zonazione per raccontare i suoli
Con il progetto Materia Prima, Fèlsina porta avanti un lavoro di zonazione interna senza precedenti: dodici vini da dodici parcelle diverse, tutte vinificate con lo stesso protocollo, che mette in evidenza le differenze tra i suoli e i loro effetti sul vitigno del Sangiovese. Un progetto tecnico e narrativo che unisce competenza agronomica, esperienza di cantina e collaborazione scientifica con l’Università di Firenze, con cui è stato isolato anche un lievito autoctono oggi utilizzato in produzione.

Non solo vino: una vera fattoria agricola
Fèlsina è un’azienda agricola a tutto tondo, con oliveti, campi coltivati a cereali e legumi, orti, animali da cortile e una foresteria che valorizza i prodotti aziendali in cucina.
Dal 2015 la gestione agronomica è in regime biologico, con un’attenzione costante alla biodiversità e alla sostenibilità, in un equilibrio tra tradizione e innovazione.
La produzione di olio extravergine è la seconda anima dell’azienda: quattro cultivar (Leccino, Moraiolo, Raggiolo, Pendolino) su tre aree distinte, raccolta manuale, tracciabilità completa e lavorazione attenta, secondo la filosofia del progetto “Olio secondo Veronelli” a cui Fèlsina aderisce dal 2002.
Ogni tassello di vita dell’azienda – dai boschi ai seminativi, dagli oliveti alla brughiera fino ai vigneti – viene lavorato nel pieno rispetto dell’ecosistema e della salvaguardia della sua biodiversità.

Un’identità costruita nel tempo
Oggi, sotto la guida di Giovanni Poggiali, Fèlsina continua il suo percorso di valorizzazione del territorio, con uno stile produttivo coerente, sobrio, orientato alla qualità e al lungo periodo. In un contesto spesso segnato dalla ricerca del mercato prima che dell’identità, l’azienda resta fedele alla propria idea di agricoltura: concreta, territoriale, non omologata.
Fèlsina è, prima di tutto, un luogo che coltiva la terra e ne ascolta le sfumature. E i suoi vini ne sono la voce.

