Arte e design nelle opere di Costantino Gucci

Negli spazi di Giacosa35 a Milano, Movimento Gallery ospita Self Reflections, la prima personale di Costantino Gucci. La mostra riunisce dieci opere che raccontano l’evoluzione di un linguaggio fondato sulla lavorazione artigianale di vetro, specchio e inchiostri, trasformati in dispositivi percettivi capaci di ridefinire la relazione tra osservatore, luce e spazio.

 

Lo specchio Oculus Celestia e la nuova serie di tavoli Ilior in specchio, vetro ondulato e inchiostro sfumato dal nero all’arancione, ph. ©Marcello Maranza.

 

Il percorso espositivo indaga i temi della riflessione, dell’identità e dell’introspezione. Le superfici specchianti non restituiscono semplicemente un’immagine, ma la frammentano, la deformano e la moltiplicano, generando instabilità visiva e nuove possibilità di interpretazione. È lo spettatore stesso, con il proprio sguardo e il proprio movimento, a completare l’opera, che diventa esperienza dinamica e mai conclusa.

Presence fa parte di una serie limitata di specchi, ph. ©Marcello Maranza.

 

Gli specchi in mostra sono caratterizzati da forme monolitiche e sfumature cromatiche nate dalla continua sperimentazione di inchiostri fotosensibili. I tre nuovi coffee table della collezione Ilior portano invece la ricerca sul terreno del design, contrapponendo geometrie solide a superfici percettivamente instabili. Accanto a queste opere più recenti, non mancano le prime sperimentazioni materiche come Presence e Sol, che restituiscono la fase iniziale del percorso di Gucci.

 

La superficie riflettente di Portal 0, ph. ©Marcello Maranza.

 

Il debutto, pur prossimo alla conclusione, ha rappresentato un’occasione importante per scoprire un artista che lavora sulla soglia fra funzionalità e contemplazione, oggetto e illusione.

 

Il centro di Portal Lim è realizzato in vetro ondulato; l’anello esterno è uno specchio trasparente dalla sfumatura blu, ph. ©Marcello Maranza.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top