Da oggi al 7 febbraio in mostra a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia, il Trittico di Santa Liberata e le Visioni dell’Aldilà, i due polittici di Hieronymus Bosch (c. 1450 – 1516) restaurati nel laboratorio della Soprintendenza alla Misericordia.
Insieme al polittico Il Trittico degli Eremiti, in fase finale di recupero, i dipinti saranno tra i protagonisti di Hieronymus Bosch – Visioni di un genio, la più grande retrospettiva mai dedicata al pittore olandese in programma all’Het Noordbrabants Museum di Den Bosch, sua città natale, dal 13 febbraio all’8 maggio 2016.
I complessi lavori di restauro, avviati nel 2013, sono stati finanziati dal BRCP (Bosch Research and Conservation Project) e dalla Getty Foundation nell’ambito di Hieronymus Bosch 500, il programma internazionale di celebrazioni che per tutto il 2016 ricorderà il grande artista olandese in occasione del 500° anniversario della sua morte.
il trittico di Santa Liberata dopo il restauro, e, sotto, un particolare |
Le Gallerie dell’Accademia sono l’unico museo italiano tra i prestatori della mostra; nel periodo in cui le opere saranno nei Paesi Bassi, all’Accademia resterà allestita una postazione multimediale.
Nell’autunno 2016 i tre dipinti saranno poi protagonisti di una mostra a Palazzo Ducale.
Documentate a Palazzo Ducale fin da tempi antichi, Le tre opere “veneziane” di Hieronymus Bosch rappresentano momenti significativi della produzione del pittore olandese. Nel tempo, probabilmente già dalla fine del XVII secolo, sono state sottoposte a numerosi interventi di restauro e ripittura.
Trittico di Santa Liberata Dipinto dopo il 1489 e presumibilmente ancora più tardi, lo scomparto centrale del trittico rappresenta la crocifissione della martire Uncumber (nota anche con il nome di Liberata o Wilgefortis). Lo sportello di sinistra raffigura Sant’Antonio abate in meditazione e quello di destra un monaco che guida un soldato. In origine, due donatori inginocchiati erano stati dipinti, uno a sinistra e uno a destra, negli sportelli laterali. Le figure, occultate durante le successive fasi di realizzazione del dipinto, sono tuttora percepibili all’osservazione diretta in luce radente.
Trittico degli Eremiti Il trittico, databile tra il 1485 e il 1489, raffigura tre celebri santi eremiti: Girolamo nello scomparto centrale, Antonio abate nello sportello di sinistra ed Egidio in quello di destra. Come nel Trittico di Santa Liberata, la firma «Hieronymus Bosch» è tracciata in bianco, in basso nello scomparto centrale.
il gruppo di restauratori che ha lavorato alle opere di Bosch nel corso di due anni di lavoro |
Visioni dell’Aldilà I quattro sportelli del polittico rappresentano la punizione e la ricompensa dell’umanità: la caduta dei dannati e l’Inferno in contrapposizione al Paradiso terrestre e all’ascesa dei beati. I retri degli sportelli sono dipinti a imitazione del marmo. Non firmato, l’attribuzione a Bosch si basa su analisi stilistiche e viene generalmente accettata: l’ascesa delle anime benedette verso la luce attraverso una galleria di forma cilindrica è uno dei brani pittorici più noti realizzati dal grande maestro.
Probabilmente quest’opera venne dipinta dopo il 1486.
il Trittico degli Eremiti prima del restauro, e sotto, dettagli di parti restaurate |
Le mostre
Hieronymus Bosch – i dipinti veneziani restaurati
Dove Museo delle Gallerie dell’Accademia (sala 23), Venezia
Quando dal 16 gennaio al 7 febbraio 2016
Orari mar_dom 8:15_19:15 (lun 8:15_14:00)
Hieronymus Bosch – Visioni di un genio
Dove Het Noordbrabants Museum, Den Bosch NL ´s-Hertogenbosch (a un’ora da Amsterdam)
Quando dal 13 febbraio all’8 maggio 2016