Lo scorso 27 maggio, nell’Aula Magna dello Iuav di Venezia, sono stati proclamati i vincitori del Grand Prix Casalgrande Padana, concorso internazionale di architettura giunto alla decima edizione, che premia le realizzazioni che più di altre hanno saputo valorizzare i componenti in grès porcellanato prodotti dall´azienda emiliana.
Cinque le categorie: rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne; centri commerciali; edilizia pubblica e dei servizi ed edilizia industriale; edilizia residenziale; piscine.
Per i rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne, la giuria – presieduta da Franco Manfredini, presidente di Casalgrande Padana, e composta da Alfonso Acocella, Giuseppe Cappochin, Riccardo Blumer, Christophe Le Gac, Domenico Podestà, Sebastian Redecke e Matteo Vercelloni – ha premiato tre lavori di 5+1AA di Alfonso Femia e Gianluca Peluffo: l’intervento di recupero e di riqualificazione funzionale dei Docks di Marsiglia, la sede dello Iulm di Milano e il nuovo quartiere residenziale nell’area Draco a Brescia.
5+1AA, progetto residenziale per il quartiere Draco a Brescia |
Il secondo premio di questa categoria è andato invece alla realizzazione dell’asilo nido all’interno del Mast di Bologna (progetto di studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori).
Labics, asilo nido del Mast di Bologna |
Il terzo premio, infine, al complesso commerciale Bid-on Fashion – Shoes Store a Fossalta di Portogruaro (progetto di Roberto Drigo di Studiodrigo).
Per la categoria Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale sono state premiate le realizzazioni dello Sky Lounge Bar del Kempinski Residences and Suites a Doha, in Qatar (progetto di Giampiero Peia della Peia Associati srl; primo premio), del restauro di Nostra Signora della Misericordia della Chiesa di Parigi a Baranzate, vicino a Milano (progetto di Giulio Barazzetta e Sergio Gianoli di SBG Architetti) e del Medrese River Station di Bolgar, nella Repubblica di Tatarstan, in Russia (Airat Sibaev, di Tatinvestgrazhdanproject NPF Kazan).
Tre le realizzazioni premiate nella sezione “Centri commerciali” il Klauzal Market di Budapest in Ungheria (progetto di Zoltàn Kun di Kunyho Epitèsziroda kft), a cui è andato il primo premio, il Zamkowe Tarasy Gallery di Lublino, in Polonia (Boleslaw Stelmach di Stelmach i Partnerzy Biuro Architektoniczne Sp. Zo.o.) e, infine, l’edificio 115 West Street di Johannesburg in Sud Africa (progetto di Anthony Orelowitz, Vivien Yun e Amir Livneh di Paragon Architects).
115 West Street Johannesburg, Paragon Architects |
Nella categoria “Edilizia residenziale” il primo premio è stato conferito alla casa unifamiliare Montebar Villa a Medeglia in Canton Ticino (progetto di Jacopo Mascheroni, JM Architecture), il secondo alla Casa Azpitia, a Mala in Perù (Rafael Freyre, Arquitectura Rafael Freyre) e il terzo al progetto di ristrutturazione Aimant si passion a Le Touquet in Francia (progetto di Alain Demarquette).
Jacopo Mascheroni, Montebar Villa, Medeglia, Canton Ticino |
Infine, un solo premio speciale per la categoria “Piscine” attribuito al New Cuneo swimming stadium di Cuneo (progetto di Cliostraat – Alessandra e Matteo Raso).