A TRE ARCHITETTI CATALANI IL PRITZKER 2017

Per la prima volta nella storia del Pritzker il premio non va a uno solo ma a tre architetti, i Catalani Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta, che dal 1988 lavorano insieme con la sigla RCR Arquitectes, da loro stessi definita “universo della creatività condivisa”.

Sconosciuti ai più, la loro attenzione alla cultura locale, insieme all’abilità nel fare uso di materiali moderni e riciclati come la plastica e l’acciaio, sembra una risposta alle crescenti paure di perdita di identità generate dalla globalizzazione.

Nelle motivazioni della giuria «Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Villalta ci dicono che è possibile avere entrambi gli universi, quello globale e quello locale. Ci aiutano a vedere, in maniera poetica, che la risposta non è ‘aut/aut’ ma, almeno in architettura, ‘et/et’: le nostre radici saldamente ancorate al luogo e alla sua cultura e le nostre braccia che si allungano verso il resto del mondo».

lo studio di RCR Arquitectes a Olot in Spagna. Nel padiglione nascosto nel giardino (il progetto è del 2008), le delimitazioni degli spazi tra interno e esterno scompaiono. Il grande tavolo in acciaio al centro scende al livello del pavimento per creare un unico ambiente calpestabile e si alza quando necessario ( Photo by Hisao Suzuki) 

 

Tra i loro lavori, che spaziano dal pubblico al privato a luoghi della cultura e dell’istruzione, il Centro d’arte e di design La Cuisine al castello di Nègrepelisse in Francia (2014), il museo Soulages di Rodez 2014, in collaborazione con G. Trégouët), La Lira Theater Public Open Space in collaborazione con J. Puigcorbé (Ripoll, Girona, Spain, 2011), il ristorante Les Cols (Olot, Girona, Spain, 2011), l’asilo.nido El Petit Comte di Besalú, Girona, 2010, in collaborazione con J. Puigcorbé, la cantina vinicola Bell-Lloc a Palamós, Girona, 2007, la biblioteca Sant Antoni – Joan Oliver, il centro anziani e i giardini Cándida Pérez di Barcellona, del 2007, e la pista di atletica Tossol-Basil di Olot, Girona, del 2000.

Il centro d´arte La Cuisine a Nègrepelisse, in Francia. Nella foto di Hisao Suzuki, la vista degli alberi si riflette nel vetro della facciata. Con materiali moderni, essenzialmente vetro e acciaio, la nuova costruzione si innesta nelle mura del castello in un chiaro dialogo tra vecchio e nuovo nel quale l´impatto del nuovo viene però minimizzato.

 

Forse l’epoca delle archistar e dei loro edifici iconici, sensibili al nome ma indifferenti al luogo, sta davvero per tramontare.

Lo spazio pubblico dell´ex-teatro La Lira a Ripoli, Girona (2011), progetto realizzato in collaborazione con  J. Puigcorbé. Vista dallo spazio interno verso la riva opposta del Ter (photo  Hisao Suzuki).

 

Ristorante Les Cols a Olot, Girona (2011). Vista dello spazio eventi dal portico di ingresso (foto di Eugeni Pons)

 

 

 Museo Soulages, Rodez, Francia (2014). Progetto realizzato in collaborazione con  G. Trégouët. La vista verso l´ingresso sottolinea il dialogo tra le parti dell´edificio e le facciate in Cor-Ten (foto Hisao Suzuki).


 

 Museo Soulages, Rodez, Francia (2014). L´interno con i dipinti del ´pittore della luce´ Soulages (foto Hisao Suzuki).


 

Pista per atletica nel parco Tossols-Basil a Olot, Girona (2000). Foto Ramon Prat

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