Aion, il tempo dell’evento

 

Hic et nunc. Questa l´idea alla base del dinamico studio di architettura Aion, di Andrea Di Stefano e Aleksandra Jaeschke. Dopo essere stati compagni di studi all´Architectural Association di Londra, dal 2001 hanno iniziato a collaborare. Nel 2007, con la partecipazione a Europan 9, matura la decisione di lavorare stabilmente insieme aprendo lo studio di Siracusa. E proprio Siracusa é il luogo che scelgono per Europan 9, presentando un modello di urbanizzazione costiera chiamato Campus Urbis. Da qui una serie di incarichi con un´azienda locale per studi di fattibilitá e progetti di uffici ha arricchito la loro conoscenza del territorio e delle sue peculiaritá. L´affascinante territorio siciliano infatti é stato ed é per loro fonte di interessanti ricerche e studi ambientali.

Quale summa di anni di studio nasce il progetto chiamato Corridoi Biotici Artificiali, un lavoro sulla macro-scala legato alla fascia costiera siracusana. Punto di partenza l´analisi di un sistema naturale, i corridoi biotici, ‘infrastrutture naturali’ che stabiliscono continuitá biologica fra terra e mare: convogliano e filtrano l´acqua, fertilizzano il terreno, alimentano la vita, favorendo la biodiversità. Dalla rete di compluvi naturali si passa a un modello architettonico che, riproducendo la funzione del sistema naturale, propone un modello insediativo sostenibile. Un attento controllo dei metodi di trattamento della acque reflue e l´utilizzo di piante endemiche permette cosí una sorta di integrazione tra evoluzione urbana e ambiente naturale, facendo della produzione di acque reflue una risorsa per la rivegetazione di un parco urbano degradato.

Altro interessante lavoro dello studio Aion, che ha come base l´analisi delle caratteristiche ambientali e lo studio delle condizioni climatiche, é Plemmirio, un re-restyling totale di un´abitazione per vacanze degli anni ´60 sulla costa. Il nome, che rimanda alla zona di Siracusa in cui é ubicato il progetto, indica l´incrocio dei venti dominanti. E proprio lo studio dei venti ha indicato le linee guida del progetto. La nuova ?pelle?, che ricopre il perimetro esterno della casa, funge da filtro e svolge la funzione di ombreggiare, incanalare il vento e mitigare l´impatto visivo. Il suo sistema di vele verticali, dimensionate e orientate per meglio raccogliere le brezze marine in estate, garantisce il raffrescamento passivo, mentre le lamelle orizzontali, posizionate parametricamente, seguono il percorso solare e schermano l´interno della casa durante le ore piú calde. Queste lamelle sono realizzate in una lega di rame e alluminio e con il passare del tempo, grazie all´ossidazione del metallo, contribuiranno all´integrazione visiva del manufatto nel paesaggio. Altro elemento naturale che caratterizza il progetto é la luce: sulla parete ovest sono stati inseriti nella muratura elementi circolari in vetro che, filtrando la luce calda del tramonto, conferiscono una tonalitá dorata agli interni dell´abitazione.

Interamente costruito ex-novo é invece Lost Highway, un prototipo abitativo in fase di realizzazione, progettato per un cliente privato a Siracusa. La struttura in legno lamellare é ottenuta per allineamento di travi a sezione quadrata 24×24 cm, serrate a barile con costolature metalliche interne. Il volume appare fasciato da una pelle strutturale che mette a nudo la scatola edilizia, mostrando una superficie glabra, graffiata da una miriade di bucature allineate che rendono permeabile la superficie alla luce e all´aria, creando un gioco di luci in continuo divenire nel corso del giorno. Si delinea una sorta di paesaggio termico-luminoso che guida la disposizione degli ambienti. Gli interni, tradotti in campi d´intensitá luminosa e gradienti termici, divengono campi sensoriali che possono essere modulati. La strategia progettuale istituisce una serrata logica della sottrazione alla ricerca sistematica di una coincidenza fra struttura e ornamento.

Andrea Di Stefano

Nato a Catania nel 1973, ha studiato a Venezia e all´Architectural Association di Londra. Ha collaborato con lo studio newyorkese Biothing ed é stato membro di Ocean, un network internazionale di ricerca nel design. é ricercatore in Ecologie Urbane all´ESA di Parigi.

Aleksandra Jaeschke

Nata a Stalowa Wola in Polonia nel 1976, é architetto e graphic designer. Si é laureata a Londra nel 2005. E´ stata partner dello studio Acab di Londra e membro di Ocean. Nel 2004 ha partecipato alla Biennale di Architettura di Beijing con lo studio Biothing nella sezione New York Hot Spot.

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