Alcamo, Studio Didea trasforma in ufficio una chiesa sconsacrata

Nel cuore del centro storico di Alcamo, in provincia di Trapani, una chiesa del Cinquecento sconsacrata è stata trasformata in sede di lavoro contemporanea da Studio Didea. L’edificio, rinforzato con una struttura in cemento armato, conservava solo le mura perimetrali. A complicare l’intervento, l’assenza di finestre al primo piano.

 

Dettaglio della facciata, ph. ©Anna Positano.

 

Il progetto Prior Ecclesia affronta questa condizione partendo dalla luce. Un lucernario di grandi dimensioni, ottenuto grazie alla rimozione di uno dei solai, restituisce altezza a doppio volume e illumina l’intero spazio.

 

Il portale in legno scuro, incorniciato dalla pietra originaria, introduce alla trasformazione dell’antica chiesa cinquecentesca, ph. ©Anna Positano.

 

La luce scivola lungo la pietra tufacea riportata a vista, esaltandone la matericità e ponendo in contrasto la leggerezza delle nuove partizioni interne in legno e vetro.
Il telaio strutturale esistente è stato integrato nel disegno e sorregge un pilastro centrale che organizza gli spazi in quattro sezioni.

 

La sala riunioni con le pareti in pietra tufacea, ph. ©Anna Positano.

 

Gli interni sono concepiti come un organismo flessibile. Ambienti open space per il lavoro agile convivono con zone raccolte dedicate alla concentrazione, uffici amministrativi, una grande sala riunioni e spazi informali per incontri.

 

Partizioni trasparenti e rivestimenti in listelli di rovere definiscono gli spazi di lavoro mantenendo continuità visiva, ph. ©Anna Positano.

 

Al centro, attorno al lucernario, si apre anche un’area di relax a cielo aperto.

L’atmosfera è definita da una palette sobria e naturale: superfici in cemento e legno dialogano con le antiche murature, mentre i divisori in rovere hanno funzione sia di partizione che di contenimento.

 

La corte interna, attorno al lucernario, con arredi essenziali e vegetazione, ph. ©Anna Positano.

 

L’approccio di Studio Didea combina artigianalità e qualità ambientale. Il riuso della struttura originaria ha ridotto le demolizioni, mentre nuovi infissi in alluminio e una copertura in fibra di legno migliorano le prestazioni energetiche e acustiche.

 

Il grande lucernario illumina lo spazio comune, con un tavolo circolare e vasca verde integrata, ph. ©Anna Positano.

 

Il risultato è uno spazio che integra lavoro, memoria e apertura alla comunità, con un minimalismo che ha poco di mediterraneo ma si nutre di riferimenti all’arte, alla fotografia e alla luce come materia progettuale.

 

Cemento chiaro e rivestimenti in legno, ph. ©Anna Positano.

Studio didea

Fondato a Palermo nel 2012 dagli architetti Nicola Andò, Giuseppe De Lisi, Emanuela Di Gaetano e Alfonso Riccio, lo studio conta oggi due sedi, a Palermo e a La Valletta (Malta). Opera nei settori residenziale, commerciale, retail, office e hospitality, con un approccio che unisce progettazione architettonica e interior design. Il lavoro di didea si distingue per un linguaggio minimalista di ispirazione mediterranea, che privilegia la luce naturale e la selezione dei materiali. Ogni progetto nasce da un concept capace di valorizzare le potenzialità del luogo e si sviluppa fino al dettaglio esecutivo, con attenzione artigianale al disegno di tutti gli elementi. L’obiettivo è creare spazi che integrino funzionalità e qualità, in equilibrio tra sostenibilità, artigianalità e memoria storica.

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