Alive, il viaggio di Francesco Bosso tra gli ulivi di Puglia

Un viaggio intrapreso da anni tra i meravigliosi ulivi pugliesi: quelli del Nord ancora maestosi e quelli secchi del Salento, distrutti irreversibilmente dalla Xylella, il batterio che sta colpendo duramente il paesaggio e il settore olivicolo oleario pugliese. Il progetto Alive del fotografo Francesco Bosso, uno dei principali interpreti italiani del paesaggio e della natura, è nato dalla necessità di sensibilizzare al tema della tutela ambientale.

 

Francesco Bosso lavora esclusivamente in bianco e nero, scattando su pellicola di grande formato con banco ottico e stampando personalmente tutte le opere su carta baritata alla gelatina d’argento e trattamento al selenio, ph. ©Francesco Bosso.

 

Dal 24 luglio al 30 settembre 2021 il Castello di Tutino, a Tricase in provincia di Lecce, ospita la mostra, che vuole essere un racconto di speranza e ripartenza per contribuire alla rinascita della natura salentina.
Bosso racconta così quanto ha provato durante il progetto fotografico: «una sensazione terribile che avevo già vissuto nell’Artico quando ho fotografato gli iceberg battezzandoli poi come Last Diamonds, gli ultimi gioielli che la calotta polare ci stava offrendo, sotto la minaccia del riscaldamento globale».

 

Il progetto fotografico e la mostra nascono dalla necessità di stimolare la tutela della natura e dei processi ecologici, ph. ©Francesco Bosso.

 

Il progetto espositivo e di raccolta fondi è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Sylva, testimone del degrado ambientale subito dal Salento negli ultimi anni, cui ha contribuito molto l’epidemia da Xylella che ha devastato migliaia di ettari di uliveti.

Luigi de Vecchi, Presidente della fondazione, ha dichiarato: «Siamo onorati e felici di collaborare con Francesco Bosso, uno dei principali fotografi italiani, che ha potuto testimoniare in prima persona il flagello operato dalla Xylella sugli ulivi salentini. Lo ringraziamo per la sua sensibilità su questo tema e per la sua generosità».

 

L’obiettivo della Fondazione Sylva è quello di contribuire a rigenerare il paesaggio salentino distrutto dalla Xylella attraverso progetti di rimboschimento, ph. ©Francesco Bosso.

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