Angelus Novus, l’installazione di SOM a Venezia promossa e realizzata da Taramelli

A Venezia, a Palazzo Mora, sede dell’European Cultural Center (ECC), nei mesi della Biennale Architettura, quindi fino al 26 novembre 2023, il general contractor Taramelli è parte di un pool internazionale di ricerca, progettazione e sviluppo e propone una riflessione sul futuro del comparto edile e sulla carenza di manodopera specializzata di cantiere.

Per l’occasione è stata realizzata la volta Angelus Novus su progetto dello studio statunitense SOM – Skidmore, Owings and Merrill, in collaborazione con il Form Finding Lab dell’Università di Princeton (New Jersey), le Università di Bergamo e di Salerno.

 

Posta all’ingresso di Palazzo Mora, la volta Angelus Novus è stata progettata dallo studio statunitense SOM – Skidmore, Owings and Merrill, in collaborazione con il Form Finding Lab dell’Università di Princeton (New Jersey), l’Università di Bergamo e di Salerno, ph. ©Giacomo Albo.

 

La poderosa arcata Angelus Novus, alta 4 metri e larga 5, di 3.800 kg di peso, ha un intento educativo: è la dimostrazione tangibile che il cantiere edile sarà sempre più laboratorio di tecniche innovative, digitali e coinvolgenti. La volta, simbolo delle costruzioni architettoniche, realizzata in mattoni pieni su basamenti in cemento su assi di legno, è stata concepita e realizzata con l’utilizzo della realtà aumentata.
Ispirato alla cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi e, insieme, al dipinto Angelus Novus di Paul Klee, due opere realizzate andando oltre gli schemi interpretativi consueti dei tempi, l’opera esplora nuove possibilità per la volta autobilanciata – un sistema di forze che vincono la gravità – un metodo costruttivo al centro di secoli di innovazione architettonica, il cui equilibrio si realizza dalle interazioni tra i mattoni senza alcun supporto esterno, anche durante il processo di assemblaggio, unendo architettura e ingegneria strutturale.

 

Secondo il general contractor Taramelli, l’arcata all’ingresso di Palazzo Mora ha un intento educativo: è la dimostrazione tangibile che il cantiere edile sarà sempre più laboratorio di tecniche innovative, digitali e coinvolgenti, ph. ©Giacomo Albo.

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