Apre a Milano Manzoni Hub, polo di design, interior e servizi contract

Al civico 43 di via Manzoni sorge Manzoni Hub, un contenitore dedicato all’interior e ai servizi contract che ospita realtà specializzate nella produzione di arredi, superfici e complementi. Lo spazio, coordinato da Alfa Project e dai suoi fondatori Alberto Parma, Andrea Crespi Reghizzi e Francesca Aletti, nasce con l’obiettivo di valorizzare il know-how e i prodotti dei partner e di affiancare professionisti e clienti privati per progetti chiavi in mano.

I marchi selezionati sono Altreforme, Bross, Bang & Olufsen, EPÒNIMO, Essenze Design, Euroluce Light of Italy, WallPepper/Group. Nei 135 mq, sviluppati su due livelli, si trovano quindi sedute, tavoli, carte da parati, pavimentazioni e boiserie in legno, vernici, imbottiti ed elementi contenitori, mobili in alluminio, soluzioni decorative e tecniche per l’illuminazione, apparecchi audio e video.

 

L’interior, curato dall’architetto Francesca Aletti, ha volutamente intensità diverse. Alterna accenti cromatici, pause dai toni leggeri e neutri, ambienti avvolgenti con effetto ‘scatola’, aree di lavoro luminose e fresche, ph. ©Matteo Cirenei.

 

«L’idea è creare un percorso di visita continuamente mutevole, che sappia riprodurre la sensazione di ritrovarsi nella sala lettura di una casa o di un boutique hotel, nella sala meeting di un prestigioso studio professionale o al tavolo di una gioielleria. In Manzoni Hub ci sono accenni al mondo domestico, retail, hospitality, ai nuovi scenari dei co-working o dei workspace tradizionali, che tracciano così i segmenti a cui ci riferiamo» raccontano i tre imprenditori.

 

I marchi selezionati sono Altreforme, Bross, Bang & Olufsen, EPÒNIMO, Essenze Design, Euroluce Light of Italy, WallPepper/Group, ph. ©Matteo Cirenei.

 

Al piano terra, affacciato su una corte storica e con ingresso indipendente, si susseguono tre stanze: la prima blu petrolio, con una poltrona lounge e pouf imbottiti e rivestiti in velluto verde, un divanetto nero, coffee table in due sfumature di rosso e corpi illuminanti in vetro lavorato; la seconda interrompe le tinte accese con pareti e soffitti color avorio, un grande tavolo ovale in noce canaletto, sedute con tessuto azzurro chiaro e un’enorme composizione, scultorea, di spot a sospensione. La terza, infine, rinnova l’energia cromatica suggerita all’ingresso, ma con nuance mattone unite a dettagli blu e rovere termotrattato. Al piano primo, l’open space operativo si apre con un omaggio alla città di Milano, nell’illustrazione a parete di Carlo Stanga, con composizioni LED sospese caratterizzate da diffusori in vetro lavorato, e particolari in nero e oro, mescolati a tonalità di giallo acceso e rosso.

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