APRIR IN APRILE MERCATO CENTRALE MILANO

Il progetto di rigenerazione delle aree esterne della stazione Centrale di Milano prosegue. Dopo la riqualificazione di piazza Duca d’Aosta e delle nuove aree pedonali di piazza Luigi di Savoia sul lato est, è la volta della riqualificazione dell’ala ovest della stazione che prospetta su via Sammartini e su piazza IV Novembre.

In questi spazi, oggi chiusi, aprirà ad aprile Mercato Centrale Milano, una struttura di vendita su due piani, di 4.500 metri quadrati di superficie e di altri 200 metri quadrati di dehor esterni, che ospiterà oltre 25 botteghe del gusto e la migliore offerta gastronomica dei territori locale, regionale e nazionale.

Mercato Centrale – il cui primo store è nato a Firenze nel 2014 nello storico mercato coperto di San Lorenzo, il secondo a Roma nel 2016 nella Cappa Mazzoniana e il terzo l’anno scorso a Torino all’interno del Centro Palatino nel quartiere di Porta Palazzo – non sarà solo uno spazio dedicato al cibo, ma ospiterà eventi culturali, mostre, presentazione di libri, laboratori e installazioni artistiche. 

La nuova iniziativa è frutto dell’investimento (il valore dell’intervento è di 7 milioni di euro) di Grandi Stazioni Retail e Ferrovie dello Stato e darà lavoro a 350 persone.

Il progetto nasce da un’idea di Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e dall’esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, presente in Italia nel settore del turismo all’aria aperta.

Per la presentazione del progetto, giorni fa è stato organizzato un dibattito, moderato da Bruno Vespa, sul rapporto tra i quartieri e la città. Presenti il sindaco di Milano Beppe Sala, l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, il presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri, l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail Alberto Baldan, il progettista di Mercato Centrale Milano Alberto Torsello e il presidente di Mercato Centrale Umberto Montano.

(primo a sinistra) Alberto Torsello, progettista di Mercato Centrale Milano.

 

«Il mercato urbano è stato sempre sinonimo di scambio, interazione, vitalità sociale – ha commentato Boeri. Da spazio informale – sotto i portici delle vie di passaggio – fino a diventare una vera e propria emergenza architettonica, spesso in grado di recuperare e riqualificare grandi vuoti urbani: il mercato nelle città contemporanee ha modificato profondamente la propria configurazione fisica, ma ha mantenuto nei secoli un alto valore simbolico nel tessuto urbano e nell’immaginario collettivo. Il Mercato Centrale potrà portare nell´area della stazione Centrale la stessa carica di energia positiva per Milano».

Alberto Torsello ha approfondito il legame che esiste tra connessione, materia e rigenerazione: «Se l´essere connessi è condizione imprescindibile per ogni forma di vita, per ogni attività – ha detto Torsellole connessioni, fisiche, psicologiche, visive, sensoriali che l´architettura pone in essere rappresentano i nodi attraverso i quali ogni attività trae e diffonde energia. Connessioni che trovano nella materia – formata, plasmata – l´elemento di coagulo e trasmissione per una rigenerazione degli spazi, dei luoghi».

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