Architetti e contadini per lo sviluppo di un turismo sostenibile, un convegno

l’Organizzazione Mondiale del Turismo definisce il turismo sostenibile come quella forma di turismo che “soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”, e l’ecoturismo come “un turismo in aree naturali che deve contribuire alla protezione della natura e al benessere delle popolazioni locali”.

La definizione comporta un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle economie locali: servono architetture ecocompatibili ma è necessario anche rispettare la cultura e l’economia del luogo, rendendo possibile la sostenibilità a lungo termine del progetto: ambientale, economica e sociale. Progetti dunque che non si limitino a sfruttare un territorio ma che siano capaci di generare ricchezza rispettandone le caratteristiche.

Se ne parlerà il prossimo 23 novembre a Firenze, negli spazi della Fondazione Zeffirelli, nel convegno dal titolo “L’architettura del turismo sostenibile”.

Con il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore all’economia di Regione Toscana Leonardo Marras interverranno al tavolo: Hani Rashid, co-fondatore dello studio di architettura Asymptote e professore della Universität für angewandte Kunst di Vienna; Stefano Maggi, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Siena; il professore Francesco Causone del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano, esperto ambientale e curatore di diversi progetti carbon-neutral; l’accademico emerito dei Georgofili Zeffiro Ciuffoletti; Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Ermete Realacci, Presidente di Symbola.

L’incontro analizzerà il ruolo e le potenzialità dell’architettura nella progettazione di un territorio capace di integrare, in maniera virtuosa e sinergica, turismo, ospitalità, filiera agro-alimentare, ristorazione, risorse naturali e produzione di energia, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni dei luoghi.

Organizzatore dell’incontro, in collaborazione con Giunti Editore, è Hospitaliter – Ospitalità, Territorio, Rete Agricola, ente no profit che punta a sviluppare progetti di vera sostenibilità, o sostenibilità concreta, duratura in quanto performante dal punto di vista economico.

Nella visione di Hospitaliter, niente più della produzione agricola non intensiva – e la straordinaria filiera enogastronomica della Toscana ne è un esempio – è rispettosa sia dell’ambiente sia dell’economia dei luoghi. Il contadino è il vero custode del territorio. Un approccio progettuale che integri nel turismo un’architettura sostenibile, la filiera alimentare enogastronomica e l’energia, con i suoi corollari di riduzione e produzione/rinnovo delle risorse naturali, può rappresentare un vero driver di crescita economica e di futuro sostenibile.

Un paradigma particolarmente efficace in Toscana, dove la forza dell’attrattiva turistica risiede nella storia e nella cultura dei luoghi e nella qualità della filiera agroalimentare, che dà forma anche al paesaggio della regione.

 

Il convegno

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