Architettura bioclimatica per la riconversione di un atelier d’artista

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A Barcellona, Elisabetta Quarta Colosso di El Fil Verd Estudi d’Arquitectura con la collaborazione di Element Architecture Urbanism di Antoni Millson ha trasformato un laboratorio di artista in un appartamento con strategie di architettura bioclimatica e utilizzando materiali naturali.
Il quartiere di El Born a Barcellona fu sede di una fiorente economia artigiana fin dal Medioevo; se ne conservano tuttora tracce nei nomi delle strade: Assaonadors, Argenteria, Cotoners, Carders, Flassaders erano i mestieri che gli artigiani svolgevano in questo quartiere.

 

L’appartamento di 105 metri quadrati si trova all’interno di un edificio della metà dell’Ottocento, nel quartiere El Born a Barcellona, ph. ©Milena Villalba.

 

La struttura dell’ex laboratorio è composta da pareti portanti in mattoni pieni e soffitti ceramici a volta catalana con travi in legno. All’interno di un edificio della metà dell’Ottocento, l’appartamento di 105 metri quadrati fu abitato da una famiglia di calzolai maiorchini. Uno dei figli di questa famiglia divenne poi pittore e ottenne un notevole riconoscimento nella cerchia degli artisti vicini a Joan Miró e lo spazio venne trasformato nel suo laboratorio di pittura. Molti degli oggetti usati per dipingere sono stati restaurati e riutilizzati come elementi decorativi.

 

 

Il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina ricevono luce e ventilazione dal patio centrale dell’edificio, ph. ©Milena Villalba.

 

Al momento della ristrutturazione l’appartamento conservava la distribuzione originaria con dodici piccoli vani, la maggior parte dei quali privi di finestre e destinati al deposito di materiali. Le condizioni generali della struttura e delle finiture erano fortemente compromesse, dato che era stato abbandonato ormai da alcuni anni. Un’infiltrazione d’acqua dal tetto e un importante attacco di termiti rendevano inevitabile una ristrutturazione integrale.

I clienti, una giovane coppia con un bambino, desideravano uno spazio luminoso e flessibile dove poter godere della famiglia e degli amici. La proposta di progetto ha previsto la separazione della zona giorno dalla zona notte, sfruttando la forma stretta e allungata della planimetria originaria.

Così, in uno spazio diafano orientato a sud, con finestre e vista sulla piazza, si distribuiscono il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, che riceve luce e ventilazione dal patio centrale dell’edificio. Dalla cucina una porta scorrevole conduce alla zona più privata dell’appartamento dove si trovano due camere da letto, un piccolo studio e una cabina armadio.

 

Nell’appartamento sono stati mantenuti gli elementi storici come le travi in legno lunghe circa quattro metri ph. ©Milena Villalba.

 

La scelta dei materiali risponde a criteri di salubrità, semplicità ed economia. È stata scelta una palette neutra e naturale, con l’obiettivo di valorizzare la struttura esistente e la luminosità degli spazi.
Il legno massello di castagno è stato utilizzato per i nuovi mobili della casa, anche per la sua resistenza alle termiti. Le pareti e le volte sono state tinteggiate con calce, per permettere la traspirazione e creare suggestivi giochi di luce.
Il microcemento grigio perla del pavimento enfatizza le dimensioni e la luminosità degli spazi. L’isola della cucina e altri piccoli armadi sono stati rivestiti con una lamiera di ferro.
Le porte originali della casa, in pino massiccio, sono state restaurate e riadattate alla nuova distribuzione. Per la decorazione sono stati utilizzati mobili vintage e oggetti trovati nell’appartamento.

 

Le porte originali della casa, in pino massiccio, sono state restaurate e riadattate alla nuova distribuzione, ph. ©Milena Villalba.

 

Uno dei requisiti di questa ristrutturazione era sfruttare al massimo le risorse esistenti per migliorare le condizioni di partenza della casa. Per questo motivo, per migliorare le prestazioni energetiche si è data priorità alle strategie passive. L’orientamento nord-sud dell’appartamento ha facilitato la scelta: la disposizione delle zone giorno nella parte più soleggiata della casa permette di sfruttare l’apporto solare durante i mesi freddi; allo stesso modo, l’orientamento a nord dello studio e della camera da letto principale evitano l’irraggiamento solare durante i mesi caldi.
Questo stesso orientamento e la pianta stretta e allungata favoriscono la ventilazione incrociata naturale durante tutto l’anno.

 

L’isola della cucina e altri piccoli armadi sono stati rivestiti con una lamiera di ferro, ph. ©Milena Villalba.

 

Muri, soffitti e pareti sono stati isolati con pannelli in fibra di cotone. Anche il solaio è stato isolato, sfruttando i pannelli alleggeriti necessari per la struttura. Durante i mesi caldi, persiane collocate in ogni apertura impediscono l’ingresso dei raggi solari e favoriscono la ventilazione incrociata mantenendo le finestre aperte.
In estate le piante sui balconi filtrano l’aria, che arriva all’interno con una temperatura ridotta. Infine, un sistema di riscaldamento a pavimento caldo e freddo fornisce le condizioni ideali di comfort per tutta la casa.

 

 

Su tutti i balconi sono presenti piccoli spazi verdi, utili per filtrare l’aria, ph. ©Milena Villalba.

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