Arena for a Tree, l’installazione di Klaus Littmann all’Arsenale di Venezia

In concomitanza con l’apertura della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte arriva per la prima volta a Venezia (fino al 31 luglio) l’installazione di Klaus Littmann Arena for a Tree.
Trasportata da Marghera lungo il canale della Giudecca fino all’Arsenale Nord l’installazione, che è allo stesso tempo scultura, architettura e podio, capace di ospitare 50 persone alla volta, è formata da una struttura alta sette metri di doghe di legno che protegge al centro un esemplare di cipresso calvo (Taxodium distichum) le cui radici sono immerse in una vasca d’acqua.

Ph. ©Federico Vespignani, courtesy KBH.G

 

Progettata da Littmann, che l’aveva presentata una prima volta nel 2021 su Münsterplatz a Basilea  – nell’ambito del progetto itinerante della Kulturstiftung Basel H. Geiger – l’installazione di Venezia è stata realizzata da Schnetzer Puskas Engineers, una società di ingegneria civile che opera in Svizzera e all’estero.
Le sue travi curvate e piegate sono legate insieme nella parte superiore da un anello di tensione e nella parte inferiore da una cinghia di compressione in acciaio. Visto in pianta, il design della struttura e della tribuna interna rappresentano il tronco di un albero in sezione trasversale con il motivo concentrico degli anelli di crescita.

 

Ph. ©Federico Vespignani, courtesy KBH.G

 

«Quando gli alberi sono in foglia, vediamo in loro una luce di speranza – dice Klaus Littmann. Quando perdono le foglie, pensiamo all’impermanenza. L’albero è un segno di vita, un rappresentante della diversità delle specie e un testimone della vulnerabilità dell’ecosistema globale».

L’essenza scelta interpreta il titolo ‘Stranieri ovunque’ con il quale la Biennale Arte indaga temi di migrazione e identità: indigeno in varie regioni del mondo, l’habitat attuale del cipresso calvo (Taxodium distichum) si estende principalmente su vaste aree dell’America centrale e meridionale, ma il riscaldamento globale suggerisce la possibilità che si radichi in Europa. Resistente e robusto, questo albero si adatta a una vasta gamma di tipi di terreno, sia bagnati, salati, asciutti o paludosi. È noto per il colore rosso ruggine delle sue foglie lacerate.

«Il cipresso calvo ha una capacità eccezionale di pompare fino a 800 litri di acqua alluvionale al giorno, di raffrescare l’atmosfera circostante, di resistere a venti e uragani e alle temperature estreme rendendolo particolarmente resiliente alle sfide del cambiamento climatico e ad alcune delle sfide affrontate da Venezia in particolare», afferma l’architetto paesaggista Enzo Enea, che ha collaborato con Littmann.

 

 

Arena for a Tree è un’immagine eterna e un’evoluzione di For Forest: The Unending Attraction of Nature, la più grande installazione d’arte pubblica austriaca, dove nel 2019 sono stati piantati 299 alberi alti fino a 14 metri sul campo da calcio dello Stadio Wörthersee a Klagenfurt.

L’installazione è stata resa possibile grazie al generoso sostegno della Kulturstiftung Basel H. Geiger | KBH.G e alla collaborazione con Ecc Italy (European Cultural Centre) oltre al generoso sostegno del comune di Venezia e delle autorità portuali.

Come per tutti i progetti della Kulturstiftung Basel H. Geiger | KBH.G e di Ecc Italy, il catalogo e l’ingresso sono gratuiti.

Klaus Littmann

Ph. ©Gerhard Maurer

Klaus Littmann (1951) vive e lavora come artista, curatore e produttore a Basilea.
Ha studiato arte all’Accademia d’Arte di Düsseldorf, sotto la guida di Joseph Beuys.
In seguito si è fatto un nome come realizzatore e mediatore indipendente di arte contemporanea, nonché iniziatore e organizzatore di mostre personali e collettive, e infine si è concentrato sulla pianificazione e sulla realizzazione di mostre d’arte tematiche e interventi nello spazio pubblico.
Al centro della sua ricerca si trova l’interesse per la cultura quotidiana e il dialogo tra arte contemporanea e spazi urbani storicamente cresciuti.
Alla base di ognuno dei suoi progetti c’è una tensione dicotomica che mette in evidenza l’interesse dell’artista per la cultura quotidiana e il confronto tra arte contemporanea e spazi urbani.
Premiato con il Premio Cultura della Città di Basilea nel 2002, i suoi progetti artistici sono documentati in forma di cataloghi e libri.

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