AUTONOMIA E COMFORT ABITATIVO IN 25 MQ

Biosphera 2.0, il modulo itinerante ad alta efficienza energetica frutto della collaborazione tra Aktivhaus e Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design, fino al 30 agosto è a Riccione, tappa estiva del roadshow partito a febbraio da Courmayeur e che proseguirà poi per Torino e Lugano.

Si tratta di un test lungo un anno durante il quale il modulo, totalmente autonomo dalle reti di gas e elettricità, viene realmente abitato da 24 ospiti, le cui reazioni fisiologiche vengono costantemente monitorate mediante un braccialetto elettronico che misura temperatura corporea, conduttività della pelle, battito cardiaco. In questo modo il termine “benessere” acquista anche uno spessore quantitativo, cui si aggiungono, sul blog del sito dedicato, le impressioni soggettive degli abitanti.

Riccione: un´ospite di Biosphera 2.0 al lavoro

 

Tra gli ospiti, anche alcuni dei 100 studenti del Workshop Woodlab attraverso il quale è stato selezionato Elio, il progetto vincitore da cui è partito lo sviluppo del progetto esecutivo di Biosphera 2.0.

Il roadshow serve a verificare le performance di Biosphera 2.0, realizzata secondo gli standard PassivHaus e Minergie, nelle diverse condizioni ambientali, dall’alta montagna in inverno alle città fino al clima caldo e umido del litorale.

Biosphera 2.0 è un’abitazione di 25 mq dotata di tutti i normali servizi per vivere, articolata in zona giorno con cucina a induzione, zona notte, bagno e centrale tecnica, e attrezzata con tecnologie di ultima generazione: illuminazione a led, pompa di calore per ACS e raffrescamento, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e ventilazione meccanica controllata.

esploso assonometrico del modulo abitativo

 

Costruita in pannelli X-Lam certificati Pefc isolati con un sistema a cappotto (RedArt di Rockwool) e un rivestimento di facciate ventilate (RedAir, sempre di Rockwool), Biosphera 2.0 è in grado di assicurare, autonomamente e senza allacciamento alla rete elettrica, temperature interne comprese tra i 21°C in inverno e i 25°C in estate.

Le ampie superfici vetrate dell’abitazione, che forniscono il maggiore apporto gratuito di calore nei periodi freddi, sono provviste di schermature solari per limitare l’irraggiamento diretto durante la stagione estiva.

L’esperimento potrà condurre all’industrializzazione di moduli abitativi minimi, trasportabili e smontabili, replicabili anche in elevazione, per rispondere rapidamente e con minime esigenze infrastrutturali a possibili emergenze abitative. 

 

Biosphera 2.0

Promotori Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design e team WoodLab; Aktivhaus biocostruzioni (gruppo Nexlogic); Istituto Zephir – Passivhaus Italia; Minergie; Università della Valle d’Aosta; Pefc; Vallée d’Aoste Structure.

Progetto team WoodLab Politecnico di Torino

Capo-progetto Guido Callegari (PoliTo – DAD), Mirko Taglietti (Aktivhaus)

Strutture Francesco Nesi (Zephir – Passivhaus Italia)

Partner tecnici

  • Rockwool (isolamento e pareti ventilate);
  • Artuso legnami (pannelli X-Lam Pefc);
  • Internorm (serramenti);
  • Hella (schermature solari);
  • T&T Commerciale (ferramenta, telaio, guarnizioni);
  • Porcelanosa (allestimento bagno e cucina);
  • Exrg (sistema termodinamico);
  • Lape (isolamento);
  • Bticino (infrastrutture elettriche e digitali);
  • Une (batterie elettriche);
  • Thermoeasy (riscaldamento elettrico a parete);
  • Be-Eco (organizzazione workshop di progettazione);
  • Zehnder (Vmc);
  • Fermacell (lastre gessofibra e sottofondi);
  • aGrisù (monitoraggio inquinanti);
  • Ariston (elettrodomestici);
  • Zella;
  • Adveco;
  • La termoidraulica;
  • Ph Studio;
  • Lal lattoneria;
  • Barichello Paolo.

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