BANDO PER I LABORATORI DI HUMAN TECHNOPOLE

Presentato oggi a Milano da Human Technopole e Arexpo il bando internazionale per la progettazione di un nuovo edificio del Campus Human Technopole all’interno delle aree di Expo2015. Con i suoi 35mila metri quadrati di superficie e i 70 metri di altezza, sarà la sede principale dei laboratori di ricerca dell’istituto. 

La nuova costruzione, una volta completata, ospiterà laboratori, strumentazioni scientifiche e 800 postazioni di lavoro per circa mille addetti tra ricercatori e personale amministrativo. Oltre al nuovo edificio, i progetti dovranno sviluppare anche le aree di connessione tra le diverse parti che compongono l´istituto, comprendendo le pertinenze, i collegamenti e le aree esterne. 

La conferenza stampa di questa mattina; da sinistra, Marco Carabelli, direttore generale di Arexpo; Marco Simoni, presidente della Fondazione Human Technopole; Iain Mattaj, direttore della Fondazione Human Technopole; Maria Grazia Magro, resposabile dei progetti strategici della Fondazione Human Technopole.

 

Human Technopole è il committente delle prestazioni di progettazione, mentre Arexpo sarà la stazione appaltante. Il bando per la progettazione è stato pubblicato sul sito del committente e sulla piattaforma Concorrimi.it.

La gara prevede due fasi consecutive: nella prima vi sarà una procedura anonima per individuare le sette migliori proposte progettuali, che accederanno alla fase successiva. Nella seconda parte del processo di selezione, sempre in forma anonima, si individuerà il vincitore. 

L’investimento previsto per la realizzazione dell’opera è di 94,5 milioni di euro, mentre 1.100 sono i giorni lavorativi previsti per la consegna dei lavori. L’importo dei costi di progettazione è stimato in circa 6 milioni di euro.

Ai primi tre classificati verranno assegnati, rispettivamente, premi di 600mila, 120mila e 80mila euro. Dal quarto al settimo classificato è previsto un rimborso delle spese di 50mila euro.

Il piano di sviluppo di Human Technopole

 

Le proposte dovranno pervenire entro il 26 luglio prossimo; il 1° ottobre è prevista la comunicazione delle proposte ammesse, mentre la ricezione delle proposte selezionate avverrà entro il 17 dicembre prossimo.

La giuria è composta da Giovanni Azzone (presidente), Irene Bozzoni, Ennio Macchi, Alberto Senna e Ekaterina Golovatyuk.

I progetti dovranno riflettere il concetto di apertura che connota Human Technopole: dovranno essere previste soluzioni che privilegino spazi e soluzioni di incontro e lo scambio di idee e conoscenze tra i ricercatori. Una parte del nuovo edificio dovrà essere dedicata a visitatori, laboratori di formazione, laboratori congiunti e attività di start up.

I lavori di rifunzionalizzazione di Palazzo Italia

 

In generale i progetti dovranno proporre architetture innovative e un design urbano di qualità integrato al complesso di Mind, creare un ambiente di lavoro moderno a supporto dello sviluppo dei talenti scientifici, disporre di una configurazione flessibile che permetta la ridefinizione degli spazi e, infine, utilizzare tecniche costruttive innovative che consentano di ridurre tempi e costi di costruzione e siano sostenibili dal punto di vista ambientale.

Il bando prevede che il nuovo edificio debba avere un ingombro a terra non superiore a 6.290 metri quadrati, un’altezza massima interrata di cinque metri ed essere anche in grado di ospitare aree comuni, la mensa, sale per riunioni e seminari e uffici amministrativi di supporto.

La superficie complessiva dedicata ai laboratori primari dovrà essere di almeno 6.480 metri quadrati e altrettanto spazio sarà dedicato ai laboratori di supporto. L´area destinata agli uffici avrà una superficie minima di 3.914 metri quadrati. La planimetria dell´edificio dovrà avere una forma che ottimizzi le superfici utili nette. Tutti i piani dovranno riportare un mix delle funzioni principali. Un altro importante aspetto legato all´organizzazione degli spazi è la loro flessibilità: dovranno essere adattabili a strumentazioni e funzioni oggi non sono previste, ma che in futuro potrebbero essere adottate.

Per ridurre i tempi e i costi, si prevede il ricorso a tecniche costruttive a secco. Una percentuale variabile tra il 50 e l´80% delle componenti dell´edificio dovrà essere prefabbricata e la scelta dei materiali costruttivi dovrà essere orientata a minimizzare l´impatto ambientale. Dovrà infine essere un edificio ´smart´.

Secondo il crono-programma, i lavori di sistemazione di Palazzo Italia termineranno entro l’estate, mentre si prevede di completare i lavori dell’intero campus nel 2024.

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