Bellezza ecologica: One Airport Square

Non è detto che tutti gli edifici della business community globale debbano essere torri vetrate. Il movimento generato dagli aggetti delle terrazze, la struttura a reticolo esterna che ne riveste la forma compatta, l’atrio che porta luce all’interno e favorisce la ventilazione naturale, la piazza pubblica: One Airport Square introduce un nuovo concetto di bellezza come risultato di un processo di progettazione efficiente, capace di integrare innovazione tecnologica e cultura locale.

One Airport Square è un edificio ad uso misto situato all’interno dell’area di sviluppo di Kotoka, l’aeroporto internazionale di Accra in Ghana. Il progetto di Mario Cucinella, attualmente in costruzione, prevede una torre di nove piani destinati a uffici e un piano terra destinato ad attività commerciali che abbraccia e protegge uno spazio di incontro tra le persone configurato come piazza pubblica, aperta sul lato nord-est dell’insediamento. Frutto di un processo di progettazione integrata, i diversi elementi architettonici che caratterizzano formalmente l’edificio e ne definiscono la personalità traggono ispirazione dalla cultura locale e sono nel contempo strettamente connessi alle strategie ambientali per limitare i fabbisogni energetici e favorire l’apporto di luce naturale agli ambienti.

L’involucro è costituito da un sistema di solai aggettanti a sbalzo che proteggono l’edificio dall’irraggiamento solare, da una facciata di vetro arretrata e protetta dal sole e da una trama strutturale diagonale in cemento armato, ispirata ai tessuti tradizionali africani, che lo avvolge in maniera organica. La facciata vetrata è composta da un elemento fisso e uno mobile nella parte inferiore. L’apertura degli elementi mobili consente una corretta ventilazione naturale che dalla facciata esterna arriva fino all’atrio, il quale svolge una funzione “camino”, richiamando aria che può così attraversare gli uffici. L’impiantistica si basa su un principio di distribuzione dell’aria fresca veicolata nel pavimento galleggiante, così da raggiungere in maniera uniforme tutto il piano. Grazie alla posizione geo-climatica non esistono ponti termici e nelle stagioni intermedie l’edificio funziona a ventilazione naturale. La struttura principale a forma di rombi è realizzata in opera con l’utilizzo di casseri modificabili che vengono adattati alle diverse dimensioni degli elementi. Una serie di nodi in acciaio posizionati prima dei getti in calcestruzzo collegano le strutture verticali con i solai.

Render dello spazio interno che dall’atrio si estende per tutti i 9 piani di altezza dell’edificio. Regolando le aperture superiori e quelle poste in facciata si creano moti d’aria convettivi che abbassano la temperatura interna e permettono, durante le stagioni intermedie, di utilizzare gli spazi interni facendo ricorso solo alla ventilazione naturale (©Engram studio)

 

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