Benvenuti al Gallia

L’intervento di ampliamento e ristrutturazione dello storico Hotel Excelsior Gallia si inserisce nel più ampio processo di riqualificazione urbana di Piazza Duca D’Aosta, a due passi dalla Stazione Centrale di Milano. La sfida è considerevole: riportare una struttura ricettiva anni ´30 e la sua estensione dei primi anni ´60 allo splendore di un tempo creando un rapporto dinamico di forme, spazi e materiali che coniughi il nuovo con l’antico. Il progetto sviluppato dall´architetto Marco Piva configura dunque un complesso articolato in cui, alle forme monumentali in stile tarda Belle Époque dell’hotel Gallia, totalmente restaurato, sarà affiancata una costruzione di nuova concezione in acciaio e vetro affacciata su Piazza Duca D´Aosta, via Galvani e via Filzi.

L´Hotel con il grattacielo Pirelli sullo sfondo

Su richiesta del committente e in accordo con le autorità comunali, la nuova struttura è stata concepita in netto contrasto con l’edificio storico per connettersi alle architetture moderne dell’intorno urbano: la sua facciata in vetro serigrafato con alternanze irregolari di chiari e scuri si propone come un elemento di raccordo tra le texture del grattacielo Pirelli e quelle più distanti della Torre Galfa e dei nuovi edifici di Porta Nuova. L’intervento di recupero ha previsto il restauro del ricco apparato decorativo delle facciate, realizzato tramite tecnica a stampo con una miscela di cemento e inerti, nonché il ripristino dei padiglioni in acciaio posizionati in copertura negli anni ’90 e destinati ad accogliere un ristorante, uno spazio per eventi e una vasta suite con spa privata. L’edificio di nuova costruzione con assetto a corte sarà collegato a tutti i piani del palazzo storico e destinato ad accogliere nuove funzioni: un centro meeting, congressi e mostre al piano terra, una grande spa distribuita tra il 6° e il 7° piano dotata di piscina, palestra, saune, hammam e centro benessere e, sempre al 7° piano, un bar con terrazza panoramica.

Lavori in corso nei padiglioni in acciaio posti in copertura dell´edificio storico negli anni Novanta

Tutti gli ambienti potranno essere raggiunti in ascensore anche da ospiti esterni all´hotel dalla nuova grande hall al piano terra. Un secondo ingresso lungo via Filzi dà accesso diretto a un grande foyer coperto da un tetto a vetro posizionato tra mezzanino e primo piano. Questa “piazza interna” immette al sistema di grandi sale polifunzionali che costituiranno il nuovo motore funzionale e di relazione con la città, mentre un grande portale sarà interconnesso con le attività di servizio dell’hotel e con il nuovo sistema di impianti posizionato al livello seminterrato. Le facciate del nuovo intervento, fortemente caratterizzate da trasparenza e luminosità, saranno costituite da moduli larghi 142 cm e tripartiti in due parti cieche e una vetrata apribile – con un davanzale interno in vetro che veicola la luce e fa riferimento ai piccoli balconi quasi a filo-facciata presenti in numerosi palazzi storici milanesi.

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L’impatto del telaio è ridotto al minimo e i montanti sono nascosti per offrire continuità alla facciata. Il piano terra presenta vetrate a tutta altezza, mentre i due piani finali che contengono la spa, la piscina, lo spazio fitness e il ristorante-bar panoramico sono inseriti in un volume vetrato illuminato di notte da giochi di luce. Inquadrate in paramenti lapidei di basalto, le nuove facciate riprendono il ritmo verticale della parte storica, dettato dalla successione delle finestrature i cui infissi in legno saranno sostituiti con infissi in legno e alluminio color bronzo, per mantenere lo stesso cromatismo migliorando al contempo le prestazioni termiche e acustiche. Poiché l’edificio storico presenta differenze tra gli interpiani, la nuova costruzione prevede fasce di compensazione per poter modulare la facciata sugli allineamenti strutturali esistenti. Nel rispetto delle norme vigenti relative all’inquinamento luminoso, è stato effettuato uno studio illuminotecnico delle facciate per enfatizzare i dettagli decorativi e allegorici della parte storica grazie all’utilizzo di corpi illuminanti non visibili.

 

 

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