BOLOGNA SHOAH MEMORIAL

In occasione del giorno della memoria, la città di Bologna inaugurerà domani, mercoledì 27 gennaio alle ore 17.30, nella Nuova Piazza, al crocevia tra Via Carracci e Ponte Matteotti, il Bologna Shoah Memorial, realizzato sul progetto dello studio Set Architects di Roma, selezionato da Peter Eisenman, l’autore del memoriale di Berlino, e da una giuria internazionale. 

Concepito durante il 70° anno dalla liberazione di Auschwitz e promosso dalla Comunità Ebraica di Bologna, il memoriale è il frutto di una competizione internazionale che, in pochi mesi dalla pubblicazione del bando, ha raccolto 284 proposte da architetti e studi di progettazione italiani ed esteri. 

 

L’opera dello studio Set Architects, progettata con l’idea di creare un luogo dove la comunità civile possa incontrarsi per divenire testimone del tempo, unendo i ricordi di persone e culture diverse in un’identità universale, è costituita da una struttura a base trapezoidale, dove i lati obliqui sono costituiti da due blocchi di acciaio cor-ten alti 10 metri che si fronteggiano convergendo l’uno verso l’altro fino a delimitare una fessura larga appena 50 cm, che consente il passaggio di una sola persona alla volta. 

Prospetti della piazza del memoriale di Bologna, rispettivamente da Via Carracci e da Via Matteotti

 

All’interno, i due muri sono costituiti da un ripetersi in maniera ossessiva in tutte le direzioni di cavità cubiche che ricordano le celle dei deportati e il vuoto che hanno lasciato.

Sistema di costruzione dei due blocchi
Vista interna del memoriale

 

Mentre all’interno si riflette su ciò che è avvenuto, all’esterno, dove le facciate sono lisce con risalti delle linee delle celle, si scrive il presente, una vita diversa, opposta alle barbarie del passato, senza farlo cadere nell’oblio.

Render notturno del memoriale


«Su quella superficie si può continuare a scrivere il presente» – sottolinea Daniele De Paz, presidente della Comunità Ebraica di Bologna «Coscienti del male e dell’ignoranza del passato rispondiamo, tutti assieme, con la vita, il ricordo e il dialogo, affinché la brutalità non risorga, in nessuna forma e contro nessuna cultura. Il nostro vero memoriale è un gesto antichissimo di ospitalità: aprire le porte e condividere le nostre memorie».

Per questo motivo, l’idea, suggerita dal Comune, di erigerlo alla stazione ferroviaria di Bologna, palcoscenico dell’attentato del 2 agosto 1980, è la sintesi della natura del progetto: il ricordo.

Render della piazza del memoriale vista da via Carracci

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