Bosco Verticale, prendono vita due progetti di Stefano Boeri in Cina

In Cina stanno crescendo i Boschi Verticali firmati da Stefano Boeri Architetti progettati dal team di SBA China diretto da Yibo Xu e guidato da Pietro Chiodi, Architecture Design Director.
Le strutture dei progetti a Huanggang e Nanjing sono terminate ed è iniziata la piantumazione degli alberi posti nelle apposite vasche grazie all’utilizzo di gru.

 

È iniziata la piantumazione nelle torri della Nanjing Vertical Forest, ©Stefano Boeri Architetti.

Nelle torri della Nanjing Vertical Forest – il primo Bosco Verticale realizzato in Asia da Stefano Boeri Architetti, nel Distretto Ninjing Pukou, a 300 km da Shanghai – gli alberi hanno iniziato a raggiungere i balconi che ospiteranno 27 specie vegetali autoctone, 600 alberi di grandi dimensioni, 200 alberi di taglia medio e oltre 2.500 tra arbusti e piante ricadenti.
Il verde che coprirà i 4.500 mq di superficie contribuirà alla rigenerazione della biodiversità locale e alla riduzione di circa 18 tonnellate/anno di emissioni di CO2 , producendo fino a 16,5 tonnellate di ossigeno ogni anno.

La prima torre, alta 200 metri e coronata in cima da una lanterna verde – un involucro rivestito di rampicanti – è adibita a uffici, dal quinto al trentacinquesimo piano, e include un museo, una green architecture school e un rooftop club privato.
La seconda torre, di 108 metri, prevede un hotel della catena Hyatt con 305 camere di diverso taglio (da 35 mq a 150 mq) e una piscina al quarto piano. L’inaugurazione delle due torri di Nanjing è prevista per il mese di maggio 2021.

 

Le torri della Nanjing Vertical Forest sono il primo Bosco Verticale realizzato in Asia da SBA China, ©Stefano Boeri Architetti.

A Huanggang, nella provincia di Hubei, a circa 80 km dalla città di Wuhan, in questi giorni una gru ha sollevato al 25esimo piano, a 90 metri da terra, il primo albero dell’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex.
Si tratta di un esemplare dell’arbusto sempreverde Osmanthus fragrans, specie nativa dell’Hubei, a cui si aggiungeranno, per ognuna delle torri, altri 395 alberi, 3.600 arbusti e 12.000 perenni.

Il progetto di Huanggang comprende cinque torri, due delle quali residenziali progettate come Boschi Verticali capaci di fornire una nuova esperienza di vita all’area urbana e naturale circostante.
L’inaugurazione del complesso verde, che integra residenze, hotel e grandi spazi commerciali, è prevista per febbraio 2021.

L’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex si sta popolando di alberi e arbusti, ©Stefano Boeri Architetti.

«Siamo felici che anche in Cina il concetto di Bosco Verticale cominci a diffondersi. Le torri di Huanggang e di Nanjing sono destinate, come è stato per il primo Bosco Verticale realizzato nel 2014 a Milano, a diventare un modello di riferimento per l’architettura verde e sostenibile in Cina e nel Paesi del Sud Est asiatico» ha commentato Stefano Boeri, fondatore con il partner Yibo Xu di SBA China, attivo con un ufficio a Shanghai dal 2014.
«Con la realizzazione dei Boschi Verticali di Nanjing e Huanggang il nostro studio ha dimostrato che è possibile, anche nel cuore delle grandi metropoli asiatiche, costruire edifici capaci di assorbire CO2 e le polveri sottili generate dal riscaldamento e dal traffico e di ridurre il consumo energetico per il condizionamento degli interni» ha dichiarato Yibo Xu, partner di Stefano Boeri in SBA China.

Il primo albero dell’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex è un esemplare di Osmanthus fragrans, specie nativa dell’Hubei, ©Stefano Boeri Architetti.

Laura Gatti, agronomo che segue lo sviluppo del verde dei Boschi Verticali di SBA, ha spiegato la selezione compiuta per la vegetazione: «La nostra attenzione si concentra sempre sulla flora originaria della regione in cui operiamo; cerchiamo specie interessanti che per lo più sono poco utilizzate nel giardinaggio tradizionale. A Huanggang la ricerca botanica si è concentrata sulle specie originarie della regione dell’Hubei, dalla quale sono giunte in Europa molte delle piante che coltiviamo correntemente nei nostri parchi e giardini e che noi europei conosciamo bene. Nonostante siano specie e varietà a noi ben note, diverse delle specie selezionate per Huanggang sono state coltivate appositamente per questo progetto, in quanto nella regione di origine non si trovano nei vivai, poiché considerate troppo ‘wild’. La loro introduzione aggiunge valore al progetto in termini di biodiversità, attrattività e identità. Lo scambio di esperienze e conoscenze fra noi e i colleghi cinesi è certamente motivo di crescita reciproca lungo la strada tracciata dall’architetto Boeri».

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