CENTERGROSS CAMBIA. AD ARKLAB IL PRIMO PREMIO

Lo studio Arklab di Imola, in collaborazione con Serena Babini e Annalisa Ricci, si è aggiudicato il primo premio del concorso di progettazione dedicato alla riqualificazione architettonica del Centergross di Bologna, uno dei maggiori fashion hub d´Italia (un milione di metri quadrati di superficie e 600 tra negozi, ristoranti e uffici), arrivato al suo quarantesimo anno di vita.

Il concorso di idee lanciato nell´ottobre scorso da Yac, Young Architects Competitions, e Centergross per riqualificare l´asse lungo un chilometro del centro servizi, ha premiato con 10.000 euro l´idea dei progettisti emiliani di rivestire le strutture esistenti con pannelli perforati che coprono e, allo stesso tempo, esibiscono l’edificio.

Il progetto enfatizza il sistema del cardo e decumano dell´impianto e presenta soluzioni architettoniche che intendono creare un gioco di pieni e vuoti in grado di definire gli spazi del futuro hub: una coesistenza di uffici, attività commerciali e aree verdi.

Render del progetto di Arklab, Serena Babini e Annalisa Ricci, primo classificato al concorso di progettazione promosso da Centergross e Yac, Young Architects Competitions, per la riqualificazione architettonica del fashion hub bolognese

 

Render della sala conferenze del futuro Italian Fashion Hub di Bologna (progetto Arklab, Serena Babini e Annalisa Ricci)

 

Italiano anche il secondo classificato, lo studio Dda Studio di Terni che vince un premio di 4.000 euro con un progetto basato sulla valorizzazione del legame tra il distretto bolognese e il suo territorio, proponendo una trasposizione in architettura del modello urbanistico del capoluogo emiliano.

Secondo i progettisti ternani, il Centergross dovrebbe seguire le orme della tradizione di Bologna, basata sulla sua storica rete di portici e vicoli intrecciati, che da secoli rappresentano un perfetto modello di interconnessione.

Il progetto di DDA Studio di Terni, secondo classificato

 

Il terzo premio (2.000 euro) è stato assegnato all´architetto rumeno Sabrina Ene, che nella sua proposta ha lavorato sull’aspetto esperienziale del visitatore, indirizzato a percepire la vitalità glamour di Centergross. Un concetto che è stato declinato in diverse sfaccettature: dall’estetica dell’edificio, che sottolinea il contrasto tra urbano e naturale, alla compatibilità ambientale e alle relazioni con la natura del luogo.

La proposta progettuale dell´architetto rumeno Sabrina Ene, terza classificata

 

A valutare i 120 progetti provenienti da 87 Paesi stranieri, una giuria internazionale composta, fra gli altri, da Patrik Schumacher (Zaha Hadid Architects), Ben Gilmartin (Diller Scofidio + Renfro), Marie Hesseldahl (3XN), Aurélien Coulanges (Aterilers Jean Nouvel) e Stefano Stanghellini (Iuav).

Nell’ambito del concorso sono state assegnate anche quattro gold mention (mille euro ciascuna) a Letizia Artioli e Olimpia Starzycka (Polonia); Team Dry Room (Corea del Sud) con gli studenti KyungYeol Kim e Yoonha Eom; Team YeS Design (Kazakistan) con lo studente Sadyr Khabukhayev; al Team HB12 (Repubblica di Corea) degli studenti Sunwoong Choi, Soyeon Kim e Kyunchul Kim.

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