Cento lampade storiche di Arredoluce in mostra da Fragile

Dal 5 aprile al 12 maggio 2024 la galleria di design storico e contemporaneo Fragile inaugura il suo nuovo spazio espositivo – un ex ambiente industriale progettato nel 1950 da Elio Frisia – in via Simone D’Orsenigo, 27 a Milano con la mostra “Anni Luce. Arredoluce. 100 Lampade”, a cura di Anty Pansera.

Nel 2015 Alessandro Padoan e Alessandro Palmaghini, alla guida di Fragile,  avevano acquisito il marchio Arredoluce – successivamente ceduto – e insieme a Anty Pansera, storica e critica del design, e con l’aiuto di Nanda Vigo, che per anni ha lavorato a stretto contatto con Angelo Lelii, hanno iniziato un’affascinante ricerca che si è concretizzata nel 2018 in Arredoluce Catalogo ragionato 1943-1987: una puntuale ricostruzione della storia dell’azienda e dei designer che vi hanno lavorato, che raccoglie 555 fra lampade e complementi di arredo prodotti e/o progettati da Angelo Lelii.

Negli anni, anche grazie all’attività di certificazione di autenticità delle lampade d’epoca, Padoan e Palmaghini hanno collezionato una delle più complete raccolte al mondo di lampade storiche dell’azienda, circa un centinaio, che oggi la mostra espone.

 

Lampada da soffitto 12385 “Vela”, 1951, design Angelo Lelii, ph. Nicola Galli.

 

Celebri furono le collaborazioni che Angelo Lelii riuscì ad attivare con i grandi designer del Novecento. Ad esempio quella con Achille e Pier Giacomo Castiglioni: la prima edizione del Tubino del 1949 è di Arredoluce. O con Gio Ponti: dalla Triennale del 1957, passando per le tante realizzazioni d’interni progettate dall’architetto fino alle grandi mostre/eventi che Ponti organizzò da direttore di Domus. E ancora, i sodalizi con Ettore Sottsass Jr e con Nanda Vigo, per quasi un decennio la progettista più vicina ad Angelo Lelii, egli stesso designer e progettista di grande valore.

 

Lampada da parete mod 12660 “Quadro di luce”, 1957, design Gio Ponti (ph. Nicola Galli).

 

Scrive Anty Pansera: “Qualità nei dettagli e nelle finiture che, ad oggi, rappresentano una “cifra” della riconoscibilità dei prodotti Arredoluce: gli ottoni torniti dal pieno, le saldature così precise da essere invisibili che smascherano prodotti rifatti/copiati. E l’interruttore: inconfondibile. Le lampade di Lelii, insomma, si distinguono per il design estremamente semplice, dall’apparente minima complessità e dal forte senso di disadorna sensibilità”.

Tra le 100 lampade esposte da Fragile non mancano i pezzi più celebri, tra cui Triennale, una lampada da terra dalla struttura lineare a tre bracci mobili che terminano con tre diffusori colorati, forse il progetto più conosciuto di Angelo Lelii; Stellina, disegnata da Lelii nei primi anni Cinquanta, passata alla storia per essere stata inclusa nella fornitura che l’azienda inviò alla famiglia Kennedy; Cobra (1962), sempre disegnata da Angelo Lelii, una delle prime lampade a montare un globo calamitato orientabile.
Infine, Golden gate, progettata da Nanda Vigo e presentata nello spazio di Arredoluce per Euroluce nel maggio 1970: uno stelo di metallo di quasi due metri di altezza che sostiene un arco al neon inserito in una struttura metallica leggera.

 

Golden Gate, 1968, design Nanda Vigo (ph. Nicola Galli).

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