Costruire il futuro, la mostra promossa da Webuild con Triennale Milano

Ad accogliere i visitatori della mostra ‘Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori’ in Triennale Milano fino al 26 marzo, è la testa di una delle sei talpe impiegate da Webuild per scavare le gallerie della nuova linea M4 della metropolitana di Milano.
La testa di TBM Stefania, come viene confidenzialmente chiamata, ha un diametro di 6,7 metri, un peso di 58 tonnellate ed è anche bella. A una velocità di 18,5 metri al giorno, Stefania ha scavato più di 3 chilometri della nuova linea che attraverserà la città da est a ovest.

 

Ph. ©Moreno Maggi

 

La mostra, un invito a riflettere sul valore delle grandi opere e sulla necessità di definire un programma a lungo termine di sviluppo e cura delle infrastrutture, è un viaggio immersivo nel futuro delle opere che Webuild ha realizzato o sta realizzando in tutto il mondo che si sviluppa in otto aree tematiche lungo la Curva del piano terra del Palazzo dell’Arte.

 

Ph. ©Moreno Maggi

Ciascuna delle prime sei sezioni dialoga con una installazione site-specific affidata a Triennale Milano. Questi approfondimenti critici – curati da Nina Bassoli e progettati per l’occasione da Fosbury Architecture, Michel Desvigne Paysagiste, Bureau Bas Smets, Studio Ossidiana con Giovanni Hänninen, Superflux, Catherine Mosbach con Shandor Chury (Ovvo Studio) – aprono la riflessione a nuovi interrogativi, allargando lo sguardo agli ecosistemi dei quali le infrastrutture fanno parte, e all’incessante movimento di trasformazione che paesaggio e infrastrutture attuano continuamente e mutualmente.

 

Catherine Mosbach (Mosbach Paysagistes), Phase Shifts Park (Central Park), Taichung, Taiwan

Gruppo Webuild

Webuild, il nuovo gruppo che nasce nel 2020 da Salini Impregilo, è uno dei maggiori global player nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile (ferrovie, metro, ponti, strade, porti), l’energia idroelettrica (dighe e impianti idroelettrici), l’acqua (impianti di depurazione, dissalatori, gestione acque reflue, dighe a scopo potabile e irriguo), edifici civili e industriali, aeroporti, stadi e ospedali, supportando i clienti nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile – SDG definiti dalle Nazioni Unite. Riconosciuto come prima società al mondo per la realizzazione di infrastrutture nel settore acqua, dal 2018 è anche incluso nella Top Ten dei costruttori internazionali attivi in settori connessi ad attività per l’ambiente.
Il Gruppo è l’espressione di 117 anni di esperienza ingegneristica applicata in 50 Paesi e conta 83.000 dipendenti, tra diretti e indiretti, di oltre 100 nazionalità.
Tra i progetti realizzati o in corso, la Linea 4 della Metro di Milano, una tratta della Linea 16 del Grand Paris Express, il Cityringen di Copenhagen, lo skytrain della Sydney Metro Northwest in Australia, la Red Line North Underground a Doha, la Linea 3 della Metro di Riyadh; nuove tratte ferroviarie ad alta velocità in Italia; il nuovo Ponte Genova San Giorgio in Italia e il Long Beach International Gateway Bridge a Long Beach, in California; il progetto di espansione del Canale di Panama; l’impianto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia; la diga di Rogun in Tajikistan; l’Anacostia River Tunnel e il Northeast Boundary Tunnel a Washington, D.C.; lo stadio Al Bayt dei Mondiali di Calcio 2022 in Qatar.
Al 30 giugno 2022 il Gruppo Webuild registrava un portafoglio ordini totale di oltre 47 miliardi di euro, con il 90 per cento del backlog costruzioni relativo a progetti legati all’avanzamento di obiettivi SDG.
Webuild, soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Salini Costruttori Spa, ha sede in Italia ed è quotata presso la Borsa di Milano (Borsa Italiana: WBD; Reuters: WBD.MI; Bloomberg: WBD:IM).

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