Cremona Contemporanea | Art Week 2025

Dalla città al paesaggio urbano, passando per luoghi simbolici e spazi dimenticati, Cremona Contemporanea | Art Week 2025 si conferma un laboratorio di sperimentazione artistica e progettuale.

Dal 24 maggio al 2 giugno, la manifestazione – curata da Rossella Farinotti e giunta alla terza edizione – trasforma la città lombarda in un percorso espositivo diffuso, attivando il dialogo tra arte contemporanea e patrimonio storico-architettonico.

 

Marta Pierobon, installazione a Palazzo Affaitati, Cremona Contemporanea | Art Week 2025, ph. ©Rossetti/Chico.

 

Quest’anno sono 19 gli artisti coinvolti, tra cui Michaël Borremans, Trisha Baga, Eva & Franco Mattes, Edoardo Manzoni, Marta Pierobon, Arianna Carossa, Vedovamazzei, che con installazioni, performance, video e opere partecipative interagiscono con una mappa articolata di spazi urbani.
Il valore della rassegna, infatti, non risiede soltanto nei contenuti espositivi, ma nella capacità di attivare una lettura inedita del contesto costruito, restituendo nuova centralità a luoghi simbolici come il Battistero di San Giovanni Battista e il Palazzo del Comune, ma anche ad aree dismesse o difficilmente accessibili.

 

Vedovamazzei, installazione a Parco Bastioni di Porta Mosa, Cremona Contemporanea | Art Week 2025, courtesy artista e Multitrax.

 

Due le aperture eccezionali: la Cripta del Camposanto dei Canonici, che custodisce preziosi mosaici dell’XI secolo, e la Chiesa di San Francesco – ex Ospedale Maggiore. A queste si affiancano spazi ibridi e non convenzionali, come le vetrine della Galleria XXV Aprile in un’estensione del concetto di mostra, che diventa parte dell’ambiente urbano.

 

Trisha Baga, installazione a Palazzo Raimondi, Cremona Contemporanea | Art Week 2025, ph. ©Rossetti/Chico.

 

Il programma è arricchito inoltre di progetti speciali come Faville, piattaforma che intreccia arte e impresa culturale, e Herenzia, un’installazione collettiva site-specific composta da piatti donati dai cittadini. Iniziative che sottolineano l’approccio partecipativo e relazionale dell’Art Week, sempre più strumento di attivazione territoriale.

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