Design totale, l’eredità culturale di Knoll

  • Nel punto di incontro tra individui e ambienti, c'è Knoll, che da sempre ricerca l’integrazione tra l’architettura e gli arredi per dare vita a spazi armoniosi dove le persone amino vivere

Dal 1938, Knoll rivoluziona il modo in cui le persone vivono gli interni di uffici, strutture ricettive e residenziali eccellendo in tre aree:

  • Pianificazione del design totale
  • Collaborazioni con i designer
  • Colore, Materiale, Finitura

Per comprenderne le radici occorre tornare alla Bauhaus, alla Cranbrook Academy of Art e a  Hans e Florence Knoll.

Bauhaus

La scuola fondata nel 1919 da Walter Gropius a Weimar si proponeva di unire gli sforzi creativi dell’arte, del design e dell’industria fino a farli diventare, secondo la definizione dello stesso Gropius, «componenti inseparabili di una nuova architettura». I designer e gli artisti che vi aderirono e le idee che portarono negli Stati Uniti ebbero una profonda influenza sull’azienda che in seguito sarebbe diventata Knoll.

Costretti a lasciare la Germania negli anni ’30, Walter Gropius e Marcel Breuer aprirono un ufficio in Massachusetts, negli Stati Uniti, mentre Ludwig Mies van der Rohe, direttore della Bauhaus per oltre un decennio, divenne responsabile del dipartimento di architettura presso l’Illinois Institute of Technology a Chicago.
Florence Knoll (allora Schust) svolse uno stage nello studio di Gropius e Breuer e studiò architettura all’IIT, dove trovò in Mies un prezioso mentore, che insieme a Gropius e Breuer instillò in lei una fede permanente nel principio del progetto totale: ovvero il design non come creazione di singoli oggetti, ma piuttosto come architettura totale.

Il rapporto tra Florence Knoll e i suoi mentori proseguì lungo l’intero arco della sua carriera, e fu proprio Florence a includere i loro design, tra cui la seduta Barcelona di Mies van der Rohe e la seduta Wassily di Breuer, che sono tuttora i prodotti di Knoll più venduti.

 

Marcel Breuer, Wassily lounge chair, 1925-today

 

Cranbrook Academy of Art

Come la Bauhaus, la Cranbrook Academy of Art nel Michigan fu concepita come un’esperienza immersiva in cui gli artisti avrebbero vissuto, imparato e condiviso.
«Non era una scuola d’arte nel senso comune del termine – disse Eliel Saarinen, progettista e direttore del campus. Era un luogo di lavoro per persone creative».

Tra di loro figuravano Eero Saarinen, figlio di Eliel, Harry Bertoia, Ralph Rapson, Charles Eames, Ray Eames, Florence Knoll  e molti altri. I legami e le competenze sviluppati alla Cranbrook sono serviti da base per brillanti carriere che hanno plasmato, e continuano a plasmare, il mondo in cui viviamo.

Queste amicizie portarono anche a collaborazioni creative con Knoll, dando vita ad alcune delle collezioni di mobili più ambite al mondo, tra cui la Collezione Cassettiera e la sedia Womb di Eero Saarinen, e la collezione di sedute in filo metallico di Harry Bertoia, nata dagli studi di scultura compiuti da quest’ultimo alla Cranbrook.

 

Florence e Hans Knoll

Poco dopo essersi trasferita a New York per iniziare la sua carriera di architetto, Florence Schust incontrò Hans Knoll, un giovane uomo d’affari tedesco che aveva da poco fondato un’azienda di arredamento. Grazie alle capacità progettuali di Florence e all’acume commerciale di Hans, la coppia, che si sposò nel 1946, diede vita a un’azienda innovativa abbracciando gli ideali creativi della Bauhaus e della Cranbrook Academy of Art.

 

Florence e Hans guidarono insieme l’azienda dal 1943 al 1955, quando Hans morì per un incidente d’auto. Florence rimase a capo dell’azienda da sola per 11 anni, durante i quali supervisionò l’espansione e il successo che valsero a Knoll un posto di rilievo nel panorama culturale. Florence si ritirò nel 1965, lasciando a Knoll, al mondo degli arredi aziendali e all’ascesa del modernismo in America un’eredità incommensurabile.

 

Pianificazione del design totale

Ludwig Mies van der Rohe credeva che uno sfondo gradevole potesse amplificare la “figura nello spazio”. Eliel Saarinen insegnò agli studenti della Cranbrook che i mobili dovevano essere progettati per completare l’architettura e non per competere con essa. Forte di questi insegnamenti ricevuti dai suoi mentori, Florence Knoll sapeva di non volersi limitare a decorare gli spazi. Voleva crearli.

E uno dei modi in cui vi riuscì fu la creazione dell’unità di pianificazione Knoll. Il suo approccio prevedeva una ricerca e un’analisi rigorose delle esigenze di ciascun cliente, dei modelli di utilizzo e della gerarchia aziendale, prima di presentare un progetto completo ispirato ai principi del modernismo e splendidamente eseguito nel tipico stile Knoll. L’unità di progettazione rivoluzionò il contesto aziendale americano, e la filosofia di Florence, secondo cui il design deve tenere conto di un intero spazio, rimane tuttora valida per Knoll.

Questo approccio globale agli interni si estende anche ai prodotti Knoll, che sono progettati per lavorare insieme come un’unità coesa, ma anche come oggetti individuali. Quando Knoll progetta un prodotto, adotta un approccio olistico ed emotivo che tiene conto del rapporto tra persone, prodotti e architettura. Il risultato è un “design totale armonioso”.

Collaborazioni con i designer

Fin dalla sua fondazione, Knoll si è dedicata con passione alla ricerca e alla collaborazione con i designer, gli architetti e gli artisti più creativi e innovativi. Florence Knoll ha contribuito in modo determinante a creare un portfolio di prodotti ineguagliabile reclutando i suoi colleghi della Cranbrook, Eero Saarinen e Harry Bertoia, e grazie al suo stretto legame con Ludwig Mies van der Rohe, Knoll è arrivata a produrre i suoi mobili e quelli di altri designer della Bauhaus.

La collaborazione con i più brillanti architetti e designer continua a essere il modello di riferimento di Knoll, che ha dato vita a lavori di Piero Lissoni, Antonio Citterio, Antenna Design e altri.
Attraverso queste partnership, Knoll offre mobili e tessuti eleganti, precisi, audaci, belli e classici. Come ebbe a dire Warren Platner, «un classico è qualcosa che, ogni volta che lo guardi, lo accetti così com’è e non trovi modo di migliorarlo».
E questo vale sia per le collezioni disegnate da Platner per Knoll negli anni ’60, sia per i futuri lanci dei più brillanti creativi di domani.

I designer Masamichi Udagawa e Sigi Moeslinger, Antenna Design

Colore, Materiale, Finitura

Florence Knoll aveva capito che offrire una gamma ben curata di colori, materiali e finiture sarebbe stato fondamentale per la partnership tra Knoll e la comunità del design. Nel 1947, lei e Hans fondarono la Knoll Textiles e coinvolsero Marianne Strengell, direttrice del dipartimento di tessitura della Cranbrook, per sviluppare imbottiture adatte per qualità e design ai tipi di arredi prodotti da Knoll.

Con il passare del tempo la collezione è cresciuta notevolmente e oggi sono presenti più di duemila materiali, tra cui tessuti, pelle, feltro, sughero e altri ancora, oltre a centinaia di pietre, impiallacciature, finiture metalliche, vernici e laminati. Questa vasta gamma di opzioni offre ai clienti la possibilità di adattare i mobili Knoll a ogni singolo interno, nonché l’opportunità di creare una materialità stratificata, tonale e testuale in tutto l’ambiente.

Fin dalla sua fondazione, Knoll ha sempre ritenuto completi i propri mobili solo dopo averne scelto il colore, il materiale e la finitura. Ed è questo che rende l’azienda il partner di riferimento definitivo per la visione di ogni cliente. Che si tratti dell’ufficio di un’azienda, di uno spazio pubblico o di una residenza, il risultato è un design totale elegante e duraturo.

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