Efficientamento energetico, Isotec per l’isolamento ventilato del tetto

Gli interventi di ristrutturazione eseguiti cogliendo l’opportunità degli incentivi statali previsti dalla legge 77 del 2020 (il cosiddetto Superbonus 110%) hanno consentito a un edificio residenziale di Sirmione (Brescia), realizzato nuovo nel 1987, di guadagnare ben tre classi energetiche (da E a B), con un risparmio del 43 per cento sul fabbisogno energetico annuo (da 162,25 a 92,89 kWh/m2/anno).

Il progetto, sviluppato dallo studio di ingegneria Perretti di Grottaferrata (Roma), con il coordinamento e la progettazione architettonica dell’ingegner Roberto Perretti e del geometra Dario Radaelli ed eseguito dall’impresa di costruzioni Imprecom di Monza, ha previsto l’isolamento dell’intero involucro opaco, realizzato ‘a cappotto’ per le parti verticali e ventilato in copertura, nonché la sostituzione di infissi, schermature solari e oscuranti e di tutti gli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria.

 

 

In particolare, per la copertura – particolarmente articolata, con numerosi compluvi, displuvi e comignoli emergenti – i progettisti hanno scelto l’isolamento ventilato realizzato con il Sistema Isotec di Brianza Plastica in ragione delle sue elevate prestazioni coibenti, dei benefici della ventilazione sottotegola e della semplicità di posa.
A lavori conclusi, lo spessore del pacchetto di copertura è passato da 32 a 45 mm e la resistenza termica della stratigrafia del tetto è passata da 0,73 m2K/W a 5,32 m2K/W, con un miglioramento di assoluto rilievo.

 

La nuova stratigrafia della copertura:
1. Struttura esistente;
10. Nuovo canale di gronda in acciaio inox preverniciato;
11. Listello di abete dim. 100×100 mm;
12. Pettine antipassero per ventilazione;
13. Regolarizzazione superficie di posa con malta cementizia;
14. Impermeabilizzazione;
15. e 16. Pannello isolante porta-tegola in poliuretano Isotec sp. 100 Mm;
17. Elemento per colmo ventilato.

 

I lavori per la nuova copertura

Il tetto esistente, realizzato con una struttura portante a muricci e tavelloni, era del tutto privo di isolamento e di impermeabilizzazione. L’intervento ha preso avvio con la rimozione delle tegole in cemento, che erano fissate con la malta in aderenza ai tavelloni in laterizio. Quindi, si è proceduto alla regolarizzazione della superficie di posa dei tavelloni nudi con malta cementizia, ove necessario, e alla successiva stesura di una guaina impermeabilizzante.

In corrispondenza della gronda è stato poi fissato il listello di partenza in legno di abete dello stesso spessore dell’isolante, a cui è stato accostato il primo corso del sistema Isotec sp. 100 mm, completato con l’inserimento del pettine antintrusione in corrispondenza sopra il listello.
Il lavoro è proseguito con la posa dei pannelli Isotec, accostati con precisione l’uno all’altro grazie agli incastri a battenti contrapposti sui lati lunghi e a coda di rondine sui lati corti, per offrire un isolamento continuo privo di ponti termici.
I pannelli sono stati fissati meccanicamente alla struttura senza forare i tavelloni, con tasselli inseriti in corrispondenza delle fughe, senza intaccare la struttura esistente.

I pannelli Isotec vengono posati per corsi successivi a giunti sfalsati procedendo dal basso verso l’alto e giungendo alla cima della falda il tetto si completa con la staffa e gli elementi per il colmo ventilato: in tal modo la lama d’aria che corre in senso ascensionale dal colmo trova il naturale sfogo, alimentando un flusso d’aria che in inverno agevola l’asciugatura di umidità e condensa e d’estate consente lo smaltimento del calore in eccesso provocato dall’irraggiamento solare sulle tegole.

Per il corretto trattamento dei punti di discontinuità l’impresa Imprecom, alla sua prima esperienza di posa con Isotec, si è avvalsa degli accorgimenti di posa e degli accessori studiati per il completamento del sistema. Inoltre, per la partenza del cantiere e le indicazioni sui nodi costruttivi specifici, Imprecom ha potuto contare sulla consulenza tecnica in sito da parte dell’Ingegner Michele Toffanin di Brianza Plastica.

Pur non avendo mai posato questo sistema, gli applicatori hanno operato agevolmente, poiché Isotec risulta semplice da installare, pratico da movimentare e semplice da tagliare anche in quota. I battenti contrapposti del pannello agevolano il preciso accostamento dei pannelli, minimizzando le possibilità di errore.
Inoltre, il Sistema Isotec con un unico prodotto e un unico passaggio di posa risponde a numerose funzioni: costituisce infatti un impalcato isolante portante, crea un’efficace camera di ventilazione sottotegola, offre un ideale appoggio a tutti i tipi di copertura (sia essa discontinua, come coppi o tegole, sia formata da lastre continue) e assolve alla funzione di seconda impermeabilizzazione grazie al rivestimento in lamina di alluminio che ricopre le due facce del pannello.
In tal modo, una volta fissati meccanicamente al supporto e posati, i pannelli Isotec formano un pacchetto di copertura già pronto ad accogliere le tegole senza necessità di ulteriori passaggi.

Isotec di Brianza Plastica

Isotec è il sistema termoisolante ventilato con anima in poliuretano espanso, protetto sulle due facce da una lamina di alluminio goffrato che funge da seconda impermeabilizzazione.
Isotec è dotato di un correntino metallico integrato nel pannello, studiato per accogliere e sostenere qualsiasi tipo di rivestimento (tegole, coppi o lastre continue) e funzionale alla creazione di una camera d’aria sottotegola entro cui si attiva un passaggio continuo di aria.
La ventilazione naturale porta il doppio vantaggio di agevolare la rapida asciugatura dell’umidità e delle condense in inverno e di accelerare la dispersione del calore in eccesso dovuto all’irraggiamento diretto sulle tegole nelle stagioni calde.

I pannelli Isotec offrono un contributo determinante per raggiungere elevati livelli di efficienza energetica e comfort abitativo; inoltre sono conformi ai requisiti CAM e sono dotati di mappatura Leed V.4.

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