Presentato in anteprima a Milano il Feltrinelli Porta Volta. L’edificio, che per la prima volta in Italia porta la firma di Herzog & de Meuron, ospiterà la nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e i nuovi uffici di Microsoft Italia. Milano arricchisce così il proprio panorama urbano con una nuova architettura, frutto della collaborazione di Gruppo Feltrinelli, Finaval, Coima e Microsoft.
Testata e prospetto dell’edificio su via Pasubio (foto © Filippo Romano) |
L’operazione restituisce alla città non solo un importante intervento di valorizzazione di Porta Volta, ma un progetto architettonico e civico di grande valore e significato, in un’area al centro di importanti interventi di trasformazione urbana. I nuovi edifici si ispirano alla semplicità e all’imponenza delle architetture storiche milanesi, come l’ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda. Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura descrive le geometrie dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi. Facciata, struttura e lo spazio diventano così un´unica cosa..
Il fotoinserimento della planimetria iniziale di progetto evidenzia lo spazio verde previsto sul sedime delle mura spagnole. Al centro, Porta Volta. L’edificio corto a ovest non è stato realizzato (© Herzog & de Meuron) |
L’intervento, pensato da Gruppo Feltrinelli e gestito da Coima, società specializzata nello sviluppo e nella gestione immobiliare, ha interessato l’area compresa tra i viali Pasubio e Crispi, lungo il tracciato delle antiche Mura Spagnole.
Fondazione Feltrinelli Porta Volta, che sarà operativa nel dicembre prossimo, sarà un luogo aperto, uno spazio di cittadinanza, un’altra occasione di produzione culturale milanese, aperta al mondo della scuola, della ricerca, dell’università. Un luogo di partecipazione, in cui proporre iniziative aperte, inclusive, partecipative. Un luogo in cui dibattere, creare, produrre.
L’ultimo dei cinque piani dell’edificio di Herzog & de Meuron, una sala lettura di 180 metri quadrati, sarà il luogo dedicato all’attività di studio e ricerca, ma anche a presentazioni, seminari ed eventi.
Il terzo e il quarto piano saranno dedicati agli uffici della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e a spazi di co-produzione. Il secondo piano ospiterà il cuore del progetto Fondazione Porta Volta, ovvero la Sala Polifunzionale: un luogo di ritrovo, incontro, scambio tra i cittadini e le realtà d’avanguardia della cultura nazionale e internazionale. Il piano interrato accoglierà invece il materiale di archivio della Fondazione.
L’edificio sede della Fondazione Feltrinelli e di altri uffici e showroom si inserisce in orizzontale nello skyline milanese di Porta Nuova (foto © Filippo Romano) |
Analogamente, Microsoft Italia collocherà la sua nuova sede nel secondo edificio di Feltrinelli Porta Volta, per diventare un punto di riferimento di tutti gli appassionati di tecnologia. Uno spazio in cui approfondire la conoscenza sulle nuove tecnologie, creare progetti di trasformazione digitale (il Microsoft Technology Center) e sperimentare le ultime soluzioni tecnologiche per lo smart building.
L’edificio Feltrinelli Porta Volta si sviluppa su cinque piani fuori terra, un piano di locali tecnici e due piani interrati, su una superficie di 7.500 metri quadrati destinati a uffici. La Fondazione Feltrinelli si compone di cinque piani fuori terra, due piani interrati e 3.150 metri quadrati tra uffici, spazi polifunzionali e sale lettura.
Porta Volta: il nuovo edificio di Herzog & de Meuron visto da via Paolo Sarpi. Sullo sfondo, la torre Unicredit di Porta Nuova (foto © Filippo Romano) |
I lavori, dopo gli scavi archeologici del 2013, sono iniziati nel settembre del 2014 e si concluderanno il mese prossimo, in ottobre. Il complesso utilizza un impianto geotermico, con quattro pozzi di presa e cinque di resa, e pompe di calore a energia elettrica a zero emissioni. L’edificio sta per ottenere una certificazione Leed Gold.