Fino al 15 gennaio 2023 più di mille farfalle colorate, ragni pelosi e viscidi rospi si aggirano per il Rijksmuseum.
In passato queste bestiole erano associate alla morte e al diavolo, finché artisti e scienziati come Albrecht Dürer, Wenzel Jamnitzer, Antoni van Leeuwenhoek e Maria Sibylla Merian hanno iniziato ad apprezzarne la bellezza.
Nella mostra, intitolata ‘Creature Striscianti’, sono esposte importanti opere ottenute in prestito da musei e collezioni private di tutto il mondo, a cominciare dalla particolare acquaforte recentemente scoperta nel gabinetto del farmacista e zoologo Albertus Seba, fino alla tragica bellezza della ‘Testa di Medusa’ di Peter Paul Rubens (1617-18 circa).
Di Creature Striscianti fa parte anche l’installazione Casa Tomada, dell’artista Rafael Gomezbarros (Santa Marta, Colombia, 1972): settecento formiche – ciascuna lunga quasi un metro – che occupano le aree pubbliche del Rijksmuseum, dal pavimento al soffitto.
Il titolo dell’installazione è un riferimento all’omonimo racconto di Julio Cortázar, la storia di una casa che viene gradualmente conquistata spingendo gli occupanti a fuggire. La migrazione e lo sfollamento forzato degli esseri umani sono al centro di questo lavoro. Le formiche simboleggiano l’operosità, la resilienza e lo spirito di cooperazione delle persone costrette a lasciare le proprie case a causa di disordini politici, violenze, condizioni economiche o cambiamenti climatici.
Creature Striscianti è resa possibile grazie alla Fondazione Don Chisciotte e al Fondo del Rijksmuseum.