Furla Series: Andrea Bowers alla Gam di Milano

Prima mostra personale di Andrea Bowers in un’istituzione italiana, Moving in Space without Asking Permission propone fino al 18 dicembre 2022 un’esperienza immersiva all’interno del lavoro dell’artista americana e del suo impegno nella lotta per la parità di genere e per l’emancipazione della donna.
Promossa da Fondazione Furla e Gam – Galleria d’Arte Moderna di via Palestro 16 a Milano, l’esposizione è curata da Bruna Roccasalva, direttore artistico di Fondazione Furla.

 

Andrea Bowers, Goddess (Power of the Common Public), 2016. In apertura, Andrea Bowers, Feminist Fans, 2018, ph. ©Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla.

 

Andrea Bowers è un’artista e attivista che combina pratica estetica e impegno politico da una prospettiva femminista. Da circa trent’anni l’artista indaga questioni fondamentali come la parità di genere, i diritti della donna e dei lavoratori, l’immigrazione e l’ambientalismo, attraverso un approccio di forte impatto visivo utilizzando un’ampia varietà di mezzi espressivi, dal disegno al video, dall’installazione al neon.

 

Vista della mostra con a destra l’opera Sisters Be Strong, 2013, ph. ©Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla.

 

La mostra fa parte di una più ampia riflessione sul femminismo che Bowers porta avanti da tempo, e si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, con uno sguardo rivolto all’Italia.
Ogni progetto di Bowers parte da un approfondito lavoro di ricerca sul contesto in cui si trova a operare e dall’incontro con il suo tessuto sociale. In questo caso Moving in Space without Asking Permission prende le mosse dal confronto dell’artista con alcune esperienze femministe italiane di oggi, in particolare con il lavoro di Alessandra Chiricosta che studia e insegna l’esercizio delle arti marziali come strumento di auto consapevolezza corporea e di rottura rispetto agli stereotipi di genere.

 

Il video In the Ballroom – Overcoming the Myth of Masculine Force, 2022, ph. ©Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla.

 

Il percorso espositivo si sviluppa nei cinque ambienti al piano terra della galleria, combinando lavori iconici e nuove produzioni: dall’insegna al neon Another Kind of Strength (after Alessandra Chiricosta’s book “Un altro genere di forza. Costruzione sociale e filosofica della debolezza del corpo femminile e del mito della forza virile”, 2019), (2022) che apre la mostra, al video documentario dedicato a una lezione di “autocoscienza combattente femminista” tenuta da Alessandra Chiricosta all’interno di Villa Reale, dai dipinti su collage di cartoni riciclati alle due nuove installazioni ambientali dei Political Ribbons (Fondazione Furla / Gam Milano), e dei Feminist Fans.

 

Another Kind of Strength (after Alessandra Chiricosta’s book “Un altro genere di forza. Costruzione sociale e filosofica della debolezza del corpo femminile e del mito della forza virile”, 2019), 2022, ph. ©Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Furla.

 

Andrea Bowers. Moving in Space without Asking Permission è la quarta edizione del progetto Furla Series, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e Gam, partnership iniziata nel 2021 con la mostra di Nairy Baghramian.

 

Ritratto di Andrea Bowers, ph. ©Teena Pugliese.

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