Dal 18 al 23 aprile presso Casa del Pane, Bastioni di Porta Venezia, la mostra Future Impact, a cura di Tony Chambers e Maria Cristina Didero promossa dal DesignSingapore Council, illustra e celebra l’impatto positivo del future-thinking design sulla nostra vita quotidiana.
I curatori hanno invitato sei promettenti designer di Singapore a rivelare la loro visione per un futuro migliore: soluzioni di design all’avanguardia derivanti dall’utilizzo di tecnologie inedite e da un pensiero creativo, poetico e ottimistico sono state create dai sei designer protagonisti del progetto: Forest & Whale, Viewport Studio, Gabriel Tan, Nathan Yong, Studio Juju e Tiffany Loy.
«La scena del design contemporaneo di Singapore – afferma la co-curatrice Maria Cristina Didero –si caratterizza per lo spirito innovativo e futuristico. Singapore, il cui background culturale, sociale e politico si distanzia dall’Asia, ha saputo costruire un suo scenario culturale indipendente e florido e l’esposizione di Milano mostra la lungimirante abilità dei suoi designer nel connettere i prodotti più sostenibili e innovativi con le ultime tecnologie disponibili. La partecipazione di sei dei più importanti studi di Singapore, con opere e progetti mai visti prima, rende Future Impact un’incredibile opportunità per scoprire nuove prospettive e visioni e per immaginare il nostro futuro».
Nathan Yong, designer multidisciplinare, presenta Bended Onyx, un ponte tra il passato e il futuro, tra il tradizionale mestiere legato alla lavorazione dell’onice, una delle pietre naturali più fragili, e l’innovazione tecnologica. Yong utilizza una tecnologia brevettata che riduce gli scarti, creata durante il processo di produzione di mobili e oggetti per interni Onyx. I blocchi di onice vengo tagliati in fogli sottili e poi laminati per creare forme e volumi, impattando positivamente sulla quantità di materiale utilizzata e quindi, proteggendo la pietra e garantendone la disponibilità alle generazioni future.
OO Collection, progettata da Studio Juju, è una collezione di cinque oggetti scultorei caratterizzati da fori circolari. Astratti nella loro funzione, i buchi sono onnipresenti e lasciano all’immaginazione la loro funzione. Gli oggetti sono interamente costruiti in Dekton (Pietra Kode), un materiale di pietra sofisticato, ad altre prestazioni e ultra-compatto che mantiene la neutralità del carbonio per l’intero ciclo di vita.
La designer di tessuti Tiffany Loy collabora con il DManD dell’Università di Singapore per esplorare la costruzione tessile automatizzata avanzata come mezzo di produzione additiva. Nonostante le loro antiche origini e la stretta connessione con l’artigianato, i processi di tessitura e il lavoro a maglia sono stati costantemente rinnovati con supporti digitali, software e automazione dell’hardware. Il lavoro di Tiffany Loy esplora la costruzione di forme 3D multimateriale e flessibili, colmando una lacuna nell’attuale mondo delle opzioni stampate in 3D. I metodi di costruzione tessile consentono di mantenere le proprietà del materiale nel prodotto finale, a differenza dei processi di stampa 3D che sono spesso limitati dai tipi di materiali fusibili utilizzati. Qualsiasi materiale sotto forma della linea flessibile può essere tessuto o lavorato a maglia in una forma 3D. Loy e il team di DManD esplorano un futuro immaginario di un mondo costruito da linee.
Aiming for Peace di Gabriel Tan è una lampada da terra e a sospensione che trasmette un senso di speranza e commozione. Ispirato al movimento Flower Power, il fiore trionfa sul conflitto e diventa un simbolo iconico di non violenza e armonia. Nel nostro attuale clima globale di divisione e conflitto, questa lampada è un faro di luce in mezzo al caos. Composta da una base in legno di frassino ricavata da scarti di produzione di mobili, un tubo di acciaio riciclato e un paralume stampato in 3D in plastica riciclata, la lampada utilizza una sorgente LED da 2,5W a basso consumo.
Viewport studio presenta due progetti. Uno derivante dalla collaborazione con il produttore italiano Equilibri utilizzando scarti metallici. L’altro con un’intelligenza artificiale. Saranno gli spettatori a decidere autonomamente quale approccio preferiscono e a riflettere sull’importanza dell’’AI ora e nel futuro.
Wallflower, il progetto dello studio multidisciplinare Forest & Whale, reinventa i codici del giardinaggio e trasforma i semi in opere d’arte. Si tratta di un poster composto da diversi tasselli colorati ognuno dei quali contiene un seme della pianta corrispondente e permette, in ogni momento, di dare vita a una nuova piantina, semplicemente staccando un tassello dal poster e mettendolo all’interno di un vaso, creato al momento attraverso la stampante 3D.
Man mano che nuove piantine crescono il poster cambia colore e conformazione fino a scomparire, senza lasciare rifiuti.
In collaborazione con Fab.Pub, Forest & Whale ha progettato un’edizione limitata di vasi che verranno stampati in 3D in loco utilizzando un filamento a base di argilla. I visitatori assisteranno contemporaneamente alla coltivazione delle piantine e alla produzione dei vasi di terracotta.