Nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19 Gerflor, azienda che da oltre ottant’anni produce pavimenti e rivestimenti vinilici e in linoleum, ha fornito a 36 strutture ospedaliere di tutto il mondo, di cui quattro in Italia, oltre 150mila metri quadrati di pavimenti, tra questi, in particolare, i prodotti delle gamme Mipolam e Mural Calypso.
Grazie ai trattamenti superficiali, i pavimenti e i rivestimenti murali sono in grado di limitare la proliferazione batterica al 99% e permettono inoltre una sicura e rapida sanificazione e disinfezione degli ambienti, così come peraltro prevedono le norme internazionali Iso 22196.
In Italia i prodotti Gerflor sono stati installati in due ospedali, quelli di Milano e di Bergamo, e anche in due strutture temporanee nate appositamente per l´emergenza Covid, una sempre a Milano e l’altra a Napoli.
Negli ospedali, come è noto, esistono aree a rischio infettivo differenziato: dalle parti comuni, considerate a basso rischio, fino a quelle a rischio elevato che si trovano all´interno dei reparti più sensibili, come ad esempio le rianimazioni, le sale per i nati prematuri o le unità operative per i grandi ustionati. In base al livello di rischio di ciascuna zona, è possibile scegliere la pavimentazione più adatta.
Un reparto del Canberra Hospital. |
È altrettanto noto poi che le modalità di contagio sono molteplici e tutte involontarie: sono centinaia di migliaia le particelle di saliva che ogni minuto si depositano su pavimenti, tavoli, corrimani trasformando così ogni superficie in un serbatoio di microrganismi pronto a trasmettere elementi patogeni. In aggiunta ci sono polveri, che nel 10% dei casi possono trasportare cariche microbiche. Diventa quindi fondamentale che le superfici non incrementino la proliferazione di virus e batteri.
L´offerta Gerflor Ultra Clean, che comprende i prodotti Taralay, Mipolam e i rivestimenti murali, risponde ai requisiti richiesti per le zone più a rischio, quelle classificate, in base alla norma Uni En Iso 14644, Iso 4. I test effettuati dimostrano infatti la capacità di questi prodotti di essere in grado di limitare, anche dopo 24 ore, la proliferazione della maggior parte dei batteri comunemente presenti negli ospedali.
Le soluzioni Gerflor inoltre hanno emissioni gassose (Voc) praticamente nulle e sono certificate Floorscore, il sistema riconosciuto a livello mondiale per la verifica delle emissioni gassose Voc, che consente di accedere al sistema di rating Leed. I rivestimenti Gerflor infine vantano le certificazioni Environmental product declaration, che rappresentano il primo requisito di rispondenza alla normativa relativa ai criteri minimi ambientali.
Posa di una pavimentazione in un ospedale cinese. |
Nei 17 stabilimenti e nei cinque centri di ricerca e sviluppo del Gruppo Gerflor lavorano 4.200 impiegati. Nel 2019 il gruppo ha fatto registrare un fatturato di oltre un miliardo di euro con il 70% delle vendite realizzate sul mercato internazionale. L’azienda è inoltre presente in più di dieci mercati: edilizia sanitaria e scolastica, retail, industriale, sportivo, residenziale e housing, hospitality, uffici e trasporti, grazie a brand quali Taraflex, Mipolam, Taralay, Gradus, Romus, Spm, Connor Sports e Sportcourt. Con la recente acquisizione della società americana Connor Sport Court International, il Gruppo Gerflor ha rafforzato la propria posizione mondiale nel settore sportivo, diventando produttore e fornitore dei parquet Nba.