GIANLUCA PELUFFO AL MUSEO NOVECENTO

Al via il secondo appuntamento del ciclo Paradigma. Il tavolo dell’architetto al Museo Novecento di Firenze, progetto ideato da Sergio Risaliti a cura di Laura Andreini che dal 3 luglio al 6 settembre 2018 ospita i lavori di GianlucaPeluffo & Partners mettendo in mostra tre progetti che lo studio sta realizzando in Egitto.  

I materiali esposti al Museo Novecento riguardano la fondazione di una città – “Il Monte Galala” presso Sokhna, sul Mar Rosso – e della sua nuova moschea, commissionati entrambi dalla società egiziana Tatweer Misr. Il progetto si è aggiudicato nel 2016 il Dubai Cityscape Award come miglior masterplan dell´area Medio-Orientale.

 

 modello in terracotta della moschea di Monte Galala, Gianluca Peluffo e Danilo Trogu

 

Il terzo progetto riguarda, infine, il Museo della Battaglia di El Alamein situato sulla costa del Mediterraneo, commissionato dal ministero egiziano della casa e dell’urbanistica.

«I tre progetti vogliono esprimere, nel loro realizzarsi e rappresentarsi, a differenti scale nell’ambito urbanistico, architettonico e monumentale la modalità progettuale di uno studio italiano che, sulla base di una solida coscienza di appartenenza culturale, si propone come interlocutore creativo nella definizione di uno “Stra-Linguaggio genealogico” – afferma Gianluca Peluffo – inventato nello specifico della condizione sociale e del luogo, ma sempre all’interno del cosiddetto “Dovere della Contemporaneità». 

Gianluca Peluffo, disegno del museo della battaglia di El Alamein


I “tavoli dell’architetto” saranno i luoghi di sintesi e lettura dei tre progetti, attraverso una sorta di “capsula di Petri” fatta di immagini, spirito e materia della costruzione.

La mostra si sviluppa in un dialogo fra le foto di Ernesta Caviola, l´intervento artistico di Adriano Bocca e il modello in terracotta di Danilo Trogu con i disegni tecnici ed evocativi dei tre progetti.

 

Caratteristiche di GianlucaPeluffo & Partners sono la ferma convinzione che l’architettura possa cambiare il mondo, che la felicità sia lo scopo dell’opera di architettura e che ogni edificio, qualunque sia la sua funzione o la committenza, abbia un ruolo e un significato pubblico.GianlucaPeluffo & Partners appartiene alla genealogia del proprio tempo, appartenenza forte che permette il dialogo e l’interazione con ogni cultura. Gianluca Peluffo è Benemerito delle Arti del Ministero dei Beni Culturali. Studio FontanaGianluca Peluffo e i suoi collaboratori hanno portato il respiro del fare e dell’architettura nel laboratorio affacciato su Pozzo Garitta, nel centro storico di Albissola Marina (Savona), che nel dopoguerra ha ospitato per circa un ventennio lo studio di Lucio Fontana, artista pittore, ceramista, mosaicista, scultore e fondatore del Movimento Spazialista. È lo stesso architetto Peluffo a spiegare il perché di una collocazione tanto carica di memoria e di significati simbolici per il suo nuovo studio: «Ho ricevuto questo spazio in custodia da un mio carissimo amico, l´artista Adriano Bocca, che vivo e scalciante mi affianca in questa nuova avventura. Adriano mi ha reso questo onore perché faccia rivivere la storia creativa del borgo, arricchendola con la nuova disciplina dell’Architettura. È con emozione che ho accettato questa missione ed è con umiltà che intendo onorarla». Ed è proprio ad Albissola Marina, cittadina che si fregia di una antica tradizione nella lavorazione della ceramica che Peluffo realizza con Danilo Trogu i modelli in scala dei suoi progetti che saranno realizzati in giro per il mondo.

 

Gianluca Peluffo, foto ©Ernesta Caviola

GianlucaPeluffo & Partners 

 

Lo studio GianlucaPeluffo & Partners nasce nell´estate del 2017 ad Albissola Marina, in quello che per due decenni fu il laboratorio di Lucio Fontana. Il suo fondatore Gianluca Peluffo si è affermato nel panorama internazionale dell’architettura per la sua attività creativa e di costruzione architettonica svolta a partire dal 1995 all’interno di 5+1AA, di cui è stato co-fondatore subito dopo la laurea in Architettura conseguita presso Università di Genova. In oltre vent’anni di sodalizio professionale, Gianluca Peluffo e 5+1AA hanno lasciato segni distintivi dei loro progetti e interventi nel paesaggio urbano di città come Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Genova, Savona, Palermo, Tangeri, Algeri, Istanbul, Marsiglia e Il Cairo.

 

 

Caratteristiche di GianlucaPeluffo & Partners sono la ferma convinzione che l’architettura possa cambiare il mondo, che la felicità sia lo scopo dell’opera di architettura e che ogni edificio, qualunque sia la sua funzione o la committenza, abbia un ruolo e un significato pubblico.

GianlucaPeluffo & Partners appartiene alla genealogia del proprio tempo, appartenenza forte che permette il dialogo e l’interazione con ogni cultura. Gianluca Peluffo è Benemerito delle Arti del Ministero dei Beni Culturali.

Studio Fontana

Gianluca Peluffo e i suoi collaboratori hanno portato il respiro del fare e dell’architettura nel laboratorio affacciato su Pozzo Garitta, nel centro storico di Albissola Marina (Savona), che nel dopoguerra ha ospitato per circa un ventennio lo studio di Lucio Fontana, artista pittore, ceramista, mosaicista, scultore e fondatore del Movimento Spazialista. È lo stesso architetto Peluffo a spiegare il perché di una collocazione tanto carica di memoria e di significati simbolici per il suo nuovo studio: «Ho ricevuto questo spazio in custodia da un mio carissimo amico, l´artista Adriano Bocca, che vivo e scalciante mi affianca in questa nuova avventura. Adriano mi ha reso questo onore perché faccia rivivere la storia creativa del borgo, arricchendola con la nuova disciplina dell’Architettura. È con emozione che ho accettato questa missione ed è con umiltà che intendo onorarla». Ed è proprio ad Albissola Marina, cittadina che si fregia di una antica tradizione nella lavorazione della ceramica che Peluffo realizza con Danilo Trogu i modelli in scala dei suoi progetti che saranno realizzati in giro per il mondo.

Sempre martedì 3 luglio apre al pubblico anche il secondo appuntamento del ciclo Duel ideato dal direttore artistico del Museo Novecento, Sergio Risaliti.  Protagonista della mostra, Not all those who wander are lost (non tutti coloro che vagano si sono persi) fino all’11 ottobre, a cura di Lorenzo Bruni, è l’artista messicano Jose Dávila, alla sua prima mostra personale in una istituzione italiana

Come nella precedente edizione l’artista invitato ha scelto un’opera tra quelle conservate nelle collezioni del museo fiorentino (Mario Radice, Composizione C.F. 124, 1939) e a partire da questa ha elaborato un progetto site specific in dialettica sia con il dipinto che con gli spazi del museo, in particolare con la cappella sconsacrata al piano terreno dell’edificio.

Le opere in mostra agiscono tutte sulla ricerca dell´equilibrio tra opposti come moderno e classico, caldo e freddo, morbido e duro, materiale e immateriale, pesante e leggero. La convivenza dei contrasti è pensata da Jose Dávila per dare maggiore importanza all´istante della fruizione, a come vengono osservate e condivise le forme in questo caso della scultura. 


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