Giovanni Battista Piranesi in NFT

Il collezionismo (e i conseguenti mercati speculativi) varca le soglie della fisicità: con i certificati digitali NFT, che tramite blockchain ne garantiscono l’autenticità, è ormai possibile collezionare opere digitali o versioni numeriche di opere originali.

È il caso di LaCollection, piattaforma francese che in forza di un accordo con il British Museum lancia 20 drop NFT di disegni a penna e gessetto di Giovanni Battista Piranesi i cui originali fanno parte della collezione del British.

Giovanni Battista Piranesi, atrio colonnato con cupole, 1740-43 circa. ©The Triste of the British Museum

La selezione include alcuni dei primi lavori dell’incisore veneziano, risalenti a ‘Prima Parte’ (1743), la serie di acqueforti di templi immaginari, palazzi e rovine romane.

Le venti opere saranno messe all’asta su tre livelli di scarsità digitale: sei saranno Ultra Rare (due edizioni, una delle quali rimarrà in possesso del British Museum, base d’asta 4.000 euro); nove saranno Super Rare (dieci edizioni, una delle quali rimarrà in possesso del British Museum, base d’asta 2.000 euro); cinque saranno Open Edition (un massimo di 50 esemplari – il numero definitivo sarà confermato alla fine del periodo di vendita – e un’edizione rimarrà in possesso del British Museum, base d’asta 499 euro).

Giovanni battista Piranesi, Interno voltato monumentale visto da un arco, 1747-50 circa. ©The Trustees of the British Museum

Dopo l’anteprima del 25 aprile, la vendita principale inizierà il 2 maggio. Tutte le opere in vendita al pubblico saranno rilasciate entro il 13 maggio e la vendita sul mercato primario chiuderà il 30 giugno, data ultima per la vendita di queste opere da parte del British Museum.
Il periodo di vendita preferenziale chiuderà il 15 maggio, data oltre la quale il prezzo di tutte le opere Super Rare salirà a 3.000 euro e quello delle Open Edition a 749 euro.

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