God Save Matter, la personale di Giorgio Palù al Museo Diocesano di Cremona

Inaugura il 10 maggio, negli spazi del Museo Diocesano di Cremona, la mostra personale di Giorgio Palù God Save Matter.

Artista oltre che architetto (suo anche il progetto del nuovo Museo Diocesano, inaugurato nel 2021, docve la mostra si svolge), Giorgio Palù (Cremona, 1964) ha ideato un progetto espositivo curato da Ilaria Bignotti, che accompagna il visitatore alla scoperta dei beni artistici e liturgici del Museo in dialogo con la vibrante presenza della sua arte contemporanea.

«Ogni opera – racconta Palù – scaturisce dall’ispirazione che ho provato davanti alle opere d’arte sacra e antica mentre lavoravo al progetto del Museo: messaggi, gesti, forme tradotti in dipinti e sculture per rappresentare l’ineffabile e il mistero della nascita e della fede, della vita e della morte, che mi hanno toccato nel profondo».

 

Lo spazio del Museo Diocesano di Cremona attraversato dalla scala a spirale sospesa (ph. ©Roland Halbe).

 

Nella prima sala, sotto la scalinata appesa a forma di spirale, i rilucenti frammenti tellurici rivestiti di foglia d’oro di In principio dialogano con il mosaico paleocristiano della collezione museale, mentre un vecchio pannello in disuso di controllo dell’illuminazione del Duomo, riprogrammato da Palù, si trasforma nell’installazione E luce fu.

Nella sala dedicata ai Tesori del Romanico e alle origini della Diocesi, due stiliti rossi, in resina, ammiccano tra le opere esposte, per innalzarsi simbolicamente in un terzo Red Monolith, situato nell’ambiente successivo, in dialogo con la straordinaria Annunciazione, dipinta nel 1505 da Boccaccio Boccaccino.

Il percorso prosegue con un’opera figurativa: la trasparenza della crocefissione si tinge di rosso nel Transparent J, e dialoga con le opere di singolare valore esposte nella settima Sala, quali il Cristo nell’orto degli ulivi di Battistello Caracciolo, il Crocifisso di Scandolara Ravara, la scultura lignea più antica della Diocesi di Cremona.

In un costante rimando tra spiritualità e materia una grande croce di metallo, lavorata in oro nello squarcio ortogonale, è disposta nella Sala dedicata alle croci a stilo e in particolar modo alle crocifissioni.

 

Giorgio Palù, Crocifissione.

 

Il dialogo continua tra il toccante corpo trafitto del San Sebastiano in legno intagliato e dipinto di Giovanni Angelo del Maino, (XVI secolo), e il San Sebastian di Giorgio Palù: una scultura ridotta ai minimi termini, dove il marmo si contorce e si macchia della ruggine dei chiodi di riuso.

 

Giorgio Palù, San Sebastian.

 

La materia sgorga e si slancia, in Flusso, un intreccio di filamenti metallici, a riattivare la memoria della destinazione d’uso originaria della grande ghiacciaia a pianta ellittica del Museo, perfettamente conservata.

Nella sala seguente il dialogo continua in un confronto puntuale tra il Cristo crocifisso proveniente dalla Collezione di arte sacra di Giovanni e Luciana Arvedi Buschini e With My Arms di Giorgio Palù, che iconograficamente è un esplicito omaggio a quello tardo medievale.

La mostra Giorgio Palù. God Save Matter, che prosegue fino al 2 giugno, è inserita nel palinsesto di Cremona Contemporanea – Art Week 2024, giunta alla sua seconda edizione e che si terrà dal 18 al 26 maggio.

 

L’ingresso del Museo Diocesano di Cremona, co0mpletato nel 2021 su progetto di Giorgio Palù (ph. ©Roland Halbe).

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