GRAVINA CONTEMPORANEA

Il giardino dell’arte e i corti di architettura: due concorsi di idee che intendono contribuire alla valorizzazione del territorio di Gravina di Catania attraverso l’arte, l’architettura e i mezzi di comunicazione.

Organizzati dall’ATS formata dal Comune di Gravina e dall’Associazione culturale Spazi Contemporanei entrambi i concorsi, dal 5 luglio al 6/7 settembre 2014, si rivolgono a creativi under 40, singoli o associati in raggruppamento.

Il concorso di arte ambientale “il giardino dell’arte” prevede l’ideazione e la realizzazione di tre installazioni site specific di arte contemporanea a carattere temporaneo da collocare per un semestre all’interno del giardino urbano comunale di Gravina di Catania. Le opere di arte ambientale sono intese come progetti di sculture site-specific che utilizzano materiale tratto dall’ambiente al fine di creare oggetti nuovi in uno scenario naturale, superando la concezione di autonomia dell’opera d’arte rispetto al contesto in cui viene collocata.

I corti di architettura” prevede invece la realizzazione di un cortometraggio sulle qualità dell’architettura contemporanea in Sicilia. Le opere possono riguardare la realizzazione di una nuova architettura o il recupero, la riqualificazione, l’ampliamento di preesistenze, dove sia chiaramente leggibile il dialogo con il Nuovo e con i linguaggi della contemporaneità.

Gravina Contemporanea è organizzata in partnership con l’Ordine degli Architetti di Catania, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Catania, l’Ordine Ingegneri di Catania, la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania, INARCH Sicilia, l’Associazione Italiana di Architettura e Critica AIAC, il Dipartimento Ingegneria Edile e Architettura di Catania DICAR, l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, l’Accademia delle Belle Arti di Catania, l’Accademia ABADIR e AIAPP Sicilia.

Il comitato scientifico della manifestazione è composto dal Sindaco di Gravina di Catania Domenico Rapisarda, dagli architetti Giovanni D’Amico, Eleonora Butera e Giuseppe Messina e dall’Ing. MariaGrazia Leonardi

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