I biotessuti di Buro Belén per il padiglione olandese a Expo Dubai 2020

Milioni di anni fa le palme, le mangrovie e gli oleandri incisi sulla grande tenda (44 metri x 14, dettaglio nella foto di apertura) che modula lo spazio interno del padiglione Olanda all’Expo Dubai coprivano la penisola arabica per poi trasformarsi nel petrolio che ha reso ricco l’emirato e inquinato il pianeta.
Ma il materiale elaborato da Buro Belén per l’esposizione universale non deriva dal petrolio: si tratta di Pla, tecnicamente poliacido lattico, un polimero ricavato dal latte e generalmente utilizzato come materiale per stampanti 3D.

Anche la tenda retrattile che protegge l'ingresso del padiglione è in bio-tessuto disegnato da Euro Belén. Il progetto architettonico del padiglione è di V8 Architects.

Oltre alla valenza ambientale – il Pla è riciclabile e ‘compostabile’, atossico e non rilascia sostanze tossiche volatili – il materiale utilizzato per la tettoia esterna del padiglione (il progetto architettonico è dello studio V8 Architects) presenta altri vantaggi: arresta i raggi Uv dannosi ma lascia passare i raggi Uvb, utili all’organismo per produrre la vitamina D. Inoltre rispetto al poliestere resiste più a lungo alla luce del sole ed è molto più leggero.

I disegni della tenda interna sono stati realizzati con incisioni laser (ph. courtesy Euro Belén).

Da anni lo studio di progettazione di Amsterdam conduce una ricerca sui materiali e sulla creatività applicata all’innovazione, individuando biotessili alternativi ai polimeri derivati dal petrolio.
In particolare, i materiali impiegati a Dubai – prodotti insieme a Senbis Polymer Innovations e Schmitz Textiles – sono il risultato del progetto di ricerca Sun+, avviato nel 2018 e focalizzato su materiali e indumenti che co permettano di vivere felicemente e senza danni sotto il sole.
Da Sun+ sono nati prodotti come Vitamin Hat, Suntent, Shade Cloths e Unseen Glasses, tutte alternative ai ciò che normalmente indossiamo per proteggerci dal sole.
L’applicazione del padiglione di Dubai fa pensare che questa ricerca potrà avere sviluppi anche nel campo dell’architettura.

Le fondatrici di Euro Belén Lenneke Langenhuijsen e Brecht Duijf.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top