I.LIGHT PER IL POP-UP POMPIDOU MALAGA

Inaugurata lo scorso 28 marzo la nuova sede del Centro Pompidou a Malaga, spazio espositivo temporaneo caratterizzato da una struttura ipogea sormontata da un cubo di vetro e rivestita al suo interno con pannelli in i.Light di Italcementi

Situato alla convergenza di due banchine del porto di Malaga, il museo è costituito una struttura di pilastri e solette in cemento armato che formano una griglia di 8.00 x 8.00 m. con un pian terreno pseudo-rettangolare e un piano seminterrato – a cui si accede dal Paseo de los Curas o dal Paseo de la Farola – con corte interna dominata da un grande cubo di vetro, per una superficie complessiva di poco più di 7.000 mq.

Progettata dagli architetti Francisco Javier Pérez de la Fuente e Juan Antonio Marín Malavé del dipartimento di architettura e urbanista del comune di Malaga, la struttura versatile del Pop-up Pompidou è studiata per permettere ai cittadini libero accesso a tutti gli ambienti relazionali, di attività e informazione – foyer, caffetteria, negozio di souvenir, laboratori, sale riunioni – permettendo allo stesso tempo l’accesso controllato agli spazi espositivi caratterizzati da un design discreto che invita a godere delle opere d’arte esposte al loro interno.

Frutto di un investimento di 4,5 milioni di euro, il museo accoglierà una novantina di opere provenienti dalla collezione Pompidou, alle quali si aggiungeranno ogni anno tre collezioni temporanee. Commissionato dall’amministrazione locale di Malaga, il Pop-Up nasce come esperimento per esportare il modello culturale di museo francese e, sebbene l’accordo iniziale preveda la presenza del centro a Malaga per cinque anni, il sindaco Francisco de la Torre ha garantito il suo impegno per assicurarne la permanenza nella città iberica. Di fatto, il pop-up di Malaga rappresenta il primo esperimento in questo senso fuori dai confini della Francia, dopo l´esperienza del Centre Pompidou-Metz.

 

Per assicurare una corretta illuminazione delle opere data la posizione interrata degli spazi espositivi, Italcementi ha contribuito alla realizzazione del progetto (attraverso la società spagnola FyM) donando 250 mq di pannelli i.light, il cemento trasparente sviluppato nel centro ricerche i.lab Italcementi per il Padiglione Italiano a Expo Shanghai 2010.

I pannelli prefabbricati bianchi in i.light con inserti polimerici sono stati installati sulle pareti che delimitano il cortile interno, visibile dall’esterno attraverso il cubo di vetro e dall’interno da una balconata di vetro progettata per offrire una visuale del cortile e del Monte Gibralfaro. L’impiego di i.light ha permesso di ottenere un rivestimento interno/esterno esteticamente uniforme in grado di filtrare la luce naturale al piano inferiore, creando un elemento di transizione tra il cortile buio al piano inferiore e il cubo di vetro che contribuisce anchje a ridurre la temperatura interna.

La produzione e il montaggio dei pannelli i.light FYM-Italcementi è stata affidata alla società italiana Kenius. In accordo con gli architetti, il perimetro del cortile è stato diviso in elementi di 120 cm di larghezza e due altezze diverse: elementi montati a filo della parte inferiore della balconata e altri sopra fino alla falsa soffittatura, per un totale di 48 pannelli di 203 cm di altezza (175 kg) e 48 pannelli di 284 cm di altezza (250 Kg), oltre a 9 pannelli speciali per chiudere gli angoli e le superfici vetrate. Gli elementi hanno uno spessore di 3 cm e sono stati realizzati con la nuova tecnologia CTG del Gruppo Italcementi (i più grandi pannelli i.light mai costruiti).

Il secondo passaggio fondamentale è consistito nel progettare una struttura che fosse in grado di sostenere il peso dei pannelli con il minor impatto estetico possibile. Si è deciso per questo di agganciare i pannelli portanti alla soletta superiore mediante supporti rigidi ai quali sono stati appesi elementi a T in acciaio le cui ali sono state utilizzate per sostenere i pannelli in senso verticale. Le estremità inferiori dei pannelli sono dotate di una barra profilata che sostiene gli elementi inferiori. Il quarto pannello di ogni serie è stato fissato al centro degli elementi a T tramite apposite piastre.

  

Località Malaga, Spagna
Anno di realizzazione 2015
Committente Comune di Malaga
Progetto architettonico Francisco Javier Pérez de la Fuente, Juan Antonio Marín Malavé
Superficie 7.000 mq

 

 

 

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top