I telai di tessitura ricreati da Atelier Meadow

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Il padiglione espositivo realizzato da Atelier Meadow, studio di architettura con sedi a Shanghai e Prato per i brand di cashmere cinese Xingwu e Yetian alla fiera Intertextile di Shanghai nel 2023 mira a ricreare la bellezza e la poesia nascoste nella produzione tessile.
Lo fa attraverso il confine tra l’esterno e l’interno dello spazio espositivo sfumato da 100.000 metri di filo d’acciaio installati interamente a mano.

 

Per l’edizione autunnale 2023 di Intertextile Shanghai, la fiera tessile che comprende 240.000 metri quadrati di spazio espositivo e quasi 4.000 espositori, Atelier Meadow è stato selezionato per progettare il padiglione dei marchi cinesi di cashmere Xingwu e Yetian, ph. ©Edward Shi.

 

L’uso del filo d’acciaio gioca un ruolo importante durante il percorso, poiché rappresenta l’elemento strutturale che compone ogni elemento del padiglione. Il motivo creato con fili d’acciaio, ispirato ai tradizionali telai tessili, sfuma le scene all’interno dello spazio come una sorta di astrazione dell’immagine che può essere percepita attraverso le linee.

 

Sviluppata non come una mera forma o oggetto, la parete perimetrale non è stata progettata con una funzione decorativa, ma è stata pensata per essere come un telaio funzionale, in cui tutti gli elementi sono collegati fra di loro, ph. ©Edward Shi.

 

Lo stand poggia su un piedistallo al quale sono state ancorate le colonne di legno verticali, collegate fra di loro tramite dei cilindri metallici attraverso i quali passano i sottili cavi metallici.

 

I 100.000 metri di fili metallici servono a mantenere la struttura ben salda, ph. ©Edward Shi.

 

I 100.000 metri di filo di ferro non hanno infatti una funzione solamente decorativa: servono a mantenere la struttura ben salda. L’intera architettura è stata pensata per essere come un telaio funzionale in cui tutti gli elementi sono collegati fra loro, come il sistema per l’esposizione dei prodotti e il sistema di illuminazione.

 

Il padiglione comprende un’area espositiva di 240 mq per la presentazione di pezzi dalle materie prime ai prodotti finali, oltre a diverse sale riunioni divise da un’area al centro dove sono allestiti i prodotti di alta gamma dei due marchi, ph. ©Edward Shi.

 

Nello spazio interno la selezione dei materiali distingue i due marchi. Per Xingwu, nelle sale riunioni sono state applicate finiture con effetto pietra per l’esterno e verniciatura per gli interni. Per Yetian, la finitura in legno è stata utilizzata sia all’esterno sia all’interno.

 

Come ricorda il fondatore di Atelier Meadow, Edoardo Nieri, questo progetto è molto importante per lui in quanto rappresenta il legame con Prato, la sua città natale nota per la produzione tessile, ph. ©Edward Shi.

 

I listelli verticali esterni sono stati progettati per riflettere la sottile leggerezza dei fili di acciaio, mentre una trama metallica più fitta scherma parzialmente l’interno di ogni sala riunioni, dando riservatezza e creando una connessione con il motivo dei tessuti.

 

Atelier Meadow ha sviluppato ad hoc mobili e luci come estensione del concetto di telaio tessile, ph. ©Edward Shi.

 

Atelier Meadow ha sviluppato ad hoc per il progetto dello stand i mobili, gli accessori e l’impianto di illuminazione come estensione del concetto di telaio tessile.

 

Nello spazio interno la selezione dei materiali distingue i due marchi Xingwu e Yetian, ph. ©Edward Shi.

 

Il progetto ha permesso ad Atelier Meadow di vincere il premio China Young Architecture studio 2023 di Archiposition, una delle principali istituzioni architettoniche e culturali basate sulla ricerca in Cina.

 

Dettaglio del progetto allestitivo di Edoardo Nieri, ph. ©Edward Shi.

Atelier Meadow

Ritratto 3

Lo studio di architettura e interior design, con sede a Shanghai e Prato, si occupa di progetti architettonici, interni, design di mobili, illuminazione, installazioni e allestimenti museali.

Il fondatore di Atelier Meadow è Edoardo Nieri, architetto nato a Firenze e cresciuto a Prato. Dopo gli studi universitari a Firenze e presso la Tonji University di Shanghai, nel 2015 Nieri ha deciso di trasferirsi in Cina per fondare poi, nel 2022 a Shanghai, il proprio studio di architettura e di interni.

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