Il concept espositivo di Abcplus traduce in architettura la memoria della diaspora dalmata e istriana

Il concept espositivo di Massimiliano Tita e dello studio Abcplus è parte integrante della narrazione nella mostra degli Esuli Fiumani, Dalmati e Istriani inaugurata pochi giorni fa nelle Sale del Grottone del Vittoriano di Roma (ViVe).

L’allestimento trasforma il racconto storico in un’esperienza emotiva e didattica profonda. L’architettura sfrutta la disposizione claustrofobica delle sale per guidare il visitatore in un percorso che riflette il senso di perdita e il coraggio degli esuli, con lo spazio disegnato per enfatizzare la separazione forzata dalla propria terra.

 

 

Documenti, fotografie e oggetti d’epoca sono trattati come reperti di alta memoria attraverso un sapiente uso della luce e dei materiali, così che ogni singola testimonianza emerga con la massima forza, rispettando il contesto storico e la sua drammaticità.

 

 

Inoltre, lavorando al fianco del comitato scientifico multidisciplinare, l’allestimento è stato concepito per onorare il ruolo del Vittoriano come “memoria viva della patria”, trasformando la rievocazione storica in un atto di riabilitazione civile.

 

Abcplus

Fondato a Verona nel 2017 dagli architetti Nicola Braggio e Damiano Capuzzo, cui si sono aggiunti gli architetti Andrea Frate e, nel 2022, Valentina Dallari e Massimiliano Tita, lo studio Abcplus esplora le diverse scale del progetto, dall’interior design alla progettazione urbana, distinguendosi per un approccio che coniuga estetica e funzionalità e ricercando un equilibrio tra l’essere umano, la città e il territorio. La ricerca dello studio si fonda sulla sottrazione, con architetture semplici e socialmente inclusive.

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