Il marmo Fior di Pesco Carnico, un’esclusiva di Margraf  

Una cava a cielo aperto per marmi dalle tonalità che variano dal grigio, al rosa, al bianco, con delle venature di colore bianco avorio e grana grossolana. È la cava da cui Margraf estrae il suo Fior di Pesco Carnico®, dal 1927 un’esclusiva mondiale dell’azienda vicentina che abbiamo potuto visitare.

Il Fior di Pesco Carnico® si è formato nel corso del periodo geologico Devoniano, centinaia di milioni di anni fa, ed è il risultato di un metamorfismo che ha interessato solo una piccola area montuosa a nord di Forni Avoltri in Carnia, verso il confine con l’Austria.

 

La cava a Forni Avoltri (Udine).

 

Proveniente dall’unica cava al mondo da cui è possibile estrarlo (sono 3.427 le tonnellate di blocchi estratte nel 2023), tecnicamente il Fior di Pesco Carnico®, grazie all’elevata resistenza strutturale a escursioni termiche, all’assorbimento d’acqua e all’abrasione, si presta per l’uso in contesti indoor e outdoor.

La cava di Forni Avoltri rappresenta il primo passaggio della filiera produttiva di Margraf, leggibile nella cura dedicata all’estrazione dei blocchi e nella qualità del materiale, che successivamente viene tagliato in lastre negli stabilimenti dell’azienda.

 

La cava è di proprietà di Margraf dal 1927.

 

A Chiampo, sede storica del marchio, i materiali vengono lavorati con macchinari all’avanguardia, alcuni dei quali realizzati ad hoc e brevettati da Margraf come i dieci telai dotati di taglienti fili diamantati lavorano per trasformare i blocchi di marmo in lastre pronte all’uso.
Ogni lastra viene poi ulteriormente valorizzata attraverso un’accurata gamma di lavorazioni superficiali, parte meccanizzata parte ancora manuale. Ogni anno sono realizzate circa 125.000 lastre.

 

La produzione Margraf a Badia Calavena (Verona).

 

Oltre alle cave di proprietà in Italia e in Slovenia, Margraf importa pietre naturali e marmi da siti estrattivi di oltre 40 Paesi, in particolare Brasile, Turchia e Vietnam. I suoi magazzini lastre possono così offrire una gamma molto ampia di marmi, quarziti e graniti che, una volta lavorati, daranno vita a rivestimenti interni, facciate esterne, elementi d’arredo, bagni e cucine.

 

Movimentazione di blocchi di marmo nel sito produttivo di Chiampo.

 

Un tema caro a Margraf è la sostenibilità. L’azienda è da sempre impegnata in azioni che riducono l’impatto sull’ambiente, investendo in interventi per salvaguardare il pianeta: dalle attrezzature tecnologicamente avanzate ai progetti di recupero del paesaggio per i siti estrattivi a fine vita, fino a un forte investimento nel risparmio energetico e nell’impiego di risorse rinnovabili.

 

Nello showroom Margraf Logistics Hub di Gambellara (Vicenza) sono esposte più di 45.000 lastre su una superficie di 15.600 metri quadrati.

 

Rethink Marble è un progetto per l’ambiente che promuove una nuova idea di marmo sostenibile e responsabile, inserito in un’economia circolare. Gli stabilimenti produttivi sono dotati di impianti fotovoltaici che forniscono il 35 per cento dell’energia utilizzata. Inoltre, il riutilizzo delle risorse idriche permette di depurare e riciclare il 77 per cento dell’acqua impiegata.
Margraf produce marmette utilizzando blocchi informi, recuperando così 85.000 tonnellate di sfridi di marmo. Infine, la tutela dell’habitat naturale della cava di Fior di Pesco Carnico® è dimostrata dalla piantumazione di oltre 2.000 alberi.

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