Il
progetto di riqualificazione urbanistica per il nuovo polo culturale
Feltrinelli, firmato dagli architetti di Basilea Herzog & de Meuron, sará
in grado di valorizzare una vasta area della cittá di Milano che rappresenta un
vero e proprio frammento di storia. Con un´estensione di 17.268 mq, l´area di
intervento é situata lungo il tracciato delle mura spagnole: una superficie posta
tra i caselli daziari di Porta Volta e Piazza XXV Aprile che é stata precedentemente
oggetto di concorsi per affrontarne gli aspetti irrisolti. L´area in questione,
infatti, presenta un vuoto rispetto al denso tessuto urbano circostante, in
quanto risente ancora delle distruzioni subite durante la seconda guerra
mondiale.
I
progettisti svizzeri hanno individuato le preesistenze dei Caselli Daziari di
Porta Volta, fondamentale punto di riferimento nel tracciato urbanistico della
cittá di Milano, e hanno puntato ad un impianto architettonico che potesse, da
un lato, valorizzare la Porta incorniciandola con edifici gemelli e,
dall´altro, evocare, in chiave contemporanea, il tracciato preesistente delle
Mura Spagnole che erano andate distrutte.
L´attuale
autolavaggio dismesso, i due distributori di carburante, la scuola di circo e il
vivaio lasceranno quindi il posto al nuovo progetto voluto dal Gruppo
Feltrinelli e dal Comune di Milano, che conterá tre edifici, uno destinato alla
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, centro di studio e ricerca riconosciuto a
livello mondiale, e altri due destinati prevalentemente ad uffici e attivitá
commerciali. L´edificio piú isolato
dagli altri, posizionato al di lá dei caselli, sará invece proprietá del Comune
e ospiterá uffici e servizi per il quartiere.
Ispirandosi
all´imponente scala che caratterizza l´architettura storica milanese, come ad
esempio all´Ospedale Maggiore (sede dell´Universitá Statale) e al Castello
Sforzesco, il progetto prevede di collocare sul sito tre presenze
volumetricamente rilevanti, reinterpretando l´imponenza di un tempo con volumi
rivisitati nella nostra epoca. Si
tratta di un progetto unitario scandito dall´alternanza ritmica di pieni e
vuoti: volumi longilinei e lineari stilizzati fanno riferimento alla tradizione
gotica e alle cascine che caratterizzano il territorio lombardo e intendono
offrire un tributo al noto maestro milanese della seconda metá del XX secolo,
Aldo Rossi.
Una pelle
di vetro della superficie di 16.510 mq avvolgerá lo scheletro in cemento armato
e la copertura inclinata diventerá un tutt´uno con la facciata dell´edificio. La
leggerezza di questi volumi si potrá leggere su questa superficie trasparente
che, montata sul marcato telaio opaco, produrrá un effetto di lanterna luminosa
per diventare luce per la cittá di Milano, dove cultura e idee possano fluire.
Feltrinelli
ha scelto un luogo molto significativo per la sua storia: giá a fine Ottocento
infatti, lungo l´attuale viale Pasubio la famiglia Feltrinelli, ancor prima
della fondazione della casa editrice, era presente con una falegnameria.
La nuova casa della Fondazione comprenderá una sala di
lettura e un complesso multifunzionale per convegni, conferenze ed esposizioni,
librerie e caffetterie: un patrimonio di 200mila volumi, 17.500 periodici e un
archivio di un milione di documenti sulla storia politica, economica e sociale
del Paese verranno custoditi e potranno essere consultati.
Sulla cortina muraria continua affacciata sul viale Pasubio,
uno stretto passaggio separerá la Fondazione Feltrinelli dalla nuova sede della
casa editrice generando due distinti edifici. Questo episodio di discontinuitá
creerá una spaccatura nel volume longilineo creando due volumi separati ma
contigui, senza peró compromettere l´unitarietá del progetto e l´evocazione del
tracciato storico.
I
tracciati delle antiche mura delimiteranno un´area verde pubblica di quasi
5.000 mq che verrá riqualificata. Un ampio parco con boulevard, piste ciclabili
e percorsi pedonali lambirá i nuovi edifici. Il boulevard alberato partirá con
un terrapieno alto due metri che ricorderá i bastioni, da cui si genereranno
prati e filari d´alberi per dialogare con la cittá. Sono inoltre previsti alcuni parcheggi sotterranei per
le auto a servizio della cittá che andranno ad aggiungersi a un
silos di 6 piani di cui due sotterranei in (lungo) corso di realizzazione nelle vicinanze nel
nuovo progetto.
Entro il
2013, il piano di riqualificazione per l´area di Porta Volta di cui si parla ormai
da anni potrá prendere corpo: gli edifici stilizzati delle archistar Herzog
& de Meuron entreranno a far parte cosí dello skyline milanese per dar vita
alla trasformazione di uno dei piú antichi accessi alla vecchia Milano.
Feltrinelli per Porta Volta
Luogo: Milano, viale
Crispi – viale Pasubio
Committente Finaval
(Gruppo Feltrinelli)
Studio di architettura:
Herzog & de Meuron, Basilea
Team di progetto:
Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Stefan Marbach (partner), Andreas Fries (associato), Mateo Mori Meana
Architetto partner:
SD Partners, Milano
Ingegneria strutturale:
Zaring, Milano
Ingegneria impiantistica: Polistudio, Riccione
Superficie totale
17.268 mq,
SLP 13.017 mq (edificio Fondazione 2.418 mq, sede
Feltrinelli 7.564 mq; edificio del Comune 3.035 mq)
Superficie pubblica a verde 12.162 mq
Tempi
Progetto preliminare:
2008
Progetto definitivo:
2009
PII: 2009 ? in
corso
Realizzazione:
2011-2013
Herzog & de Meuron Architekten AG
Fondato nel 1978, lo studio, che oggi conta 22 associati e 340
collaboratori nella sede di Basilea e negli uffici di Amburgo, Londra, Madrid e
New York é diretto dai fondatori Jacques Herzog e Pierre de Meuron insieme ai
soci principali Christine Binswanger, Ascan Mergenthaler e Stefan Marbach.
Piú di 30 i progetti attivi in questo momento nel mondo. Tra i lavori piú noti, le
sede di Ricola a Laufen (CH) del 1987,
lo stadio nazionale di Pechino (2008), il Prada Aoyama Epicenter a Tokyo
(2003); la Allianz Arena a Monaco di Baviera (2005). Numerosi i progetti
museali in tutto il mondo. Nel 2001 lo studio ha ricevuto il Premio Pritzker
per l´architettura.